La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27439/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di pagamento al creditore apparente. Il caso riguardava una compagnia assicurativa che, di fronte a richieste di liquidazione di una polizza vita da parte di due diversi nuclei di eredi, aveva pagato uno di essi, ritenendolo il creditore apparente. La Corte ha cassato la decisione di merito, affermando che la norma sul pagamento liberatorio (art. 1189 c.c.) non si applica quando il debitore è a conoscenza di un palese conflitto tra più pretendenti. In tali situazioni, l'apparenza non è 'univoca' e il debitore non può ritenersi in 'buona fede', avendo a disposizione altri strumenti legali per tutelarsi, come il deposito giudiziale della somma, senza rischiare di dover pagare due volte.
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