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Diritto Amministrativo

Accertamento non impugnato: effetti della Consulta

La sentenza Cass. Civ., Sez. 5, n. 34617 del 30/12/2019 chiarisce gli effetti di una dichiarazione di incostituzionalità su un accertamento non impugnato. Un contribuente riceveva un avviso di accertamento basato su una norma poi dichiarata incostituzionale, ma non lo contestava, presentando invece una dichiarazione integrativa di condono. La Corte ha stabilito che la mancata impugnazione rende l’atto definitivo e il rapporto tributario irrevocabile. La successiva sentenza della Consulta non può travolgere i rapporti giuridici già consolidati, confermando la legittimità della pretesa fiscale.

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Riapertura procedimento sospeso: ordine del Giudice

Con decreto del 02/07/2025, il Tribunale di Ancona (proc. 2980/2025) ha accolto un ricorso ex art. 700 c.p.c., ordinando la riapertura del procedimento sospeso per la domanda di protezione internazionale. La sospensione era stata disposta per l’allontanamento del richiedente dal centro di accoglienza. Il Giudice ha ritenuto fondata la richiesta di riattivazione, sottolineando che il termine per chiederla decorre dalla notifica della sospensione e non dall’allontanamento.

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Domanda protezione internazionale: ordine del giudice

Con l’ordinanza del 03.07.2025 (R.G. 6665/2024), il Tribunale di Ancona ha affrontato il caso del silenzio della Pubblica Amministrazione riguardo una domanda protezione internazionale. Un richiedente, dopo inutili tentativi via PEC di ottenere un appuntamento, ha fatto ricorso d’urgenza. Il Giudice ha accolto il ricorso, ordinando alla Questura di ricevere la domanda e concludere il procedimento entro 60 giorni, condannando l’inerzia dell’Amministrazione.

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Progressione economica supplenti: sì alla parità

Con la sentenza n. 7658/2019, la Cass. Civ., Sez. Lavoro, ha dichiarato inammissibile il ricorso del Ministero dell’Istruzione. Il caso riguardava il diritto alla progressione economica supplenti, negata a un’assistente amministrativa con contratti a termine. La Corte ha preso atto della rinuncia del Ministero, basata sull’ormai consolidato orientamento che vieta la discriminazione retributiva tra personale di ruolo e precario, in linea con la direttiva UE 1999/70/CE.

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Ricorso per Cassazione: quando è improcedibile?

La Cass. Civ., Sez. II, n. 7671 del 19/03/2019, dichiara il ricorso per cassazione improcedibile perché il ricorrente, pur allegando la notifica della sentenza impugnata, non ha depositato la copia autentica con la relata di notifica. La Corte ribadisce che tale onere è inderogabile per dimostrare la tempestività dell’impugnazione secondo il termine breve.

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Responsabilità ente pubblico: quando paga per il legale

Con la sentenza n. 7673/2019, la Cassazione Civile, Sez. II, ha stabilito la responsabilità ente pubblico per i compensi di un legale incaricato da una società appaltatrice. Decisiva l’interpretazione del mandato e del comportamento successivo dell’ente, che non aveva mai contestato l’operato della società, configurando così una spendita del nome del Comune.

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Sospensione cautelare dipendente pubblico: il diritto

La Cass. Civ., Sez. L, n. 7657/2019, stabilisce che in caso di sospensione cautelare del dipendente pubblico per un procedimento penale, se l’amministrazione non avvia il procedimento disciplinare dopo la fine di quello penale, il dipendente ha diritto alla ‘restitutio in integrum’ (piena retribuzione). L’onere di riattivare il procedimento è dell’ente, non del lavoratore. La mancata comunicazione della sentenza penale da parte del lavoratore è irrilevante.

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Patrimonio disponibile: no al canone unico per TLC

Il Tribunale di Ancona (sent. del 04/07/2025, R.G. 5277/2024) stabilisce che il canone unico non si applica ai contratti di locazione di beni del patrimonio disponibile comunale, anche se usati per servizi di telecomunicazione. La natura privatistica del rapporto prevale, rendendo legittimo il canone di locazione pattuito.

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Nullità del contratto di lavoro per vizio genetico

La sentenza afferma il principio di diritto secondo cui l’annullamento di un concorso pubblico per vizi di legittimità comporta la nullità del contratto di lavoro stipulato con il vincitore, anche se questi non era a conoscenza dei vizi stessi.

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Cartella esattoriale e mancata trasmissione istanza di sgravio

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui la mancata trasmissione da parte dell’agente della riscossione dell’istanza di sgravio all’ente creditore, entro i termini previsti dalla legge, comporta l’automatica sospensione legale della riscossione e l’annullamento del debito.

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Ordinanza ingiunzione per errata gestione rifiuti

In tema di opposizione a ordinanze ingiunzioni per violazioni amministrative, l’onere della prova ricade sull’amministrazione, la quale deve dimostrare la sussistenza degli elementi costitutivi della violazione. In particolare, in caso di contestazione circa l’idoneità degli spazi interni a ricevere i cassonetti per la raccolta differenziata, spetta all’amministrazione dimostrare tale circostanza, non essendo sufficiente il mero rigetto dell’istanza di esternalizzazione.

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Annullata parzialmente sanzione amministrativa per aflatossine

La sentenza affronta il tema della responsabilità dell’operatore del settore alimentare in caso di superamento dei limiti di aflatossine nel latte. Viene ribadita l’importanza dell’attivazione delle procedure di ritiro e dell’elemento psicologico della condotta.

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Prelievo di stabilità sui giochi leciti: appelli respinti

La Corte ha stabilito che il prelievo di stabilità del 2015 sui giochi leciti, pur essendo stato un intervento una tantum, non era retroattivo. Il criterio di riparto, stabilito dalla legge, non prevede la solidarietà passiva tra gestore ed esercente. Le domande degli attori, volte a contestare il prelievo, sono state ritenute infondate.

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Definizione agevolata canoni demaniali

Il Tribunale, nell’interpretare la normativa sulla definizione agevolata del contenzioso relativo ai canoni demaniali, ha affermato che la base di calcolo del 30% da versare deve essere l’intero importo dovuto e non la sola parte residua. Inoltre, ha chiarito che il beneficio si applica solo alle annualità oggetto di contenzioso pendente e non a quelle successive.

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Definizione agevolata canoni demaniali

Il Tribunale ha stabilito che per determinare la somma dovuta per la definizione agevolata dei canoni demaniali, si deve calcolare il 30% sull’intero importo dovuto e poi detrarre quanto già versato. I versamenti pregressi non incidono sul calcolo della percentuale.

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Confermata sanzione per bar privo di registrazione sanitaria

La sentenza affronta la questione dell’obbligo di registrazione sanitaria per gli esercizi pubblici che somministrano alimenti e bevande. Il Tribunale, pur rilevando inesattezze nel provvedimento sanzionatorio, ha ritenuto che l’obbligo sussistesse anche per l’attività di bar, rigettando l’opposizione e confermando la sanzione.

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Mancata nomina a incarico dirigenziale e organico carente

La sentenza analizza il bilanciamento tra la scelta del candidato migliore per merito e le esigenze di funzionalità dell’amministrazione in caso di carenze di organico. Si evidenzia come la deroga al criterio meritocratico necessiti di una motivazione rafforzata e di una valutazione comparativa degli organici.

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Adeguamento ISTAT del prezzo in appalto pubblico di servizi

Il Tribunale ha affermato che l’adeguamento ISTAT del prezzo in un appalto pubblico deve essere applicato anche se non comporta modifiche alla seconda cifra decimale del prezzo unitario. Inoltre, ha stabilito che i costi fissi per manutenzioni, investimenti e attrezzature possono essere riconosciuti solo se compresi nel costo unitario dei pasti effettivamente erogati, a meno che non siano previste diverse pattuizioni contrattuali.

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Pianificazione urbanistica e risarcimento del danno

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui la valutazione della legittimità dell’attività di pianificazione urbanistica, come l’adozione o meno di un POC, rientra nella discrezionalità politico-amministrativa degli enti locali. Di conseguenza, la domanda di risarcimento danni per mancata adozione di un POC, essendo fondata sulla contestazione dell’esercizio di tale potere discrezionale, rientra nella giurisdizione del giudice amministrativo.

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Competenza in materia di attuazione di piani per il lavoro

La sentenza chiarisce che la mancata attuazione di un piano per il lavoro da parte di una pubblica amministrazione non configura la lesione di un diritto soggettivo, ma la mancata soddisfazione di un interesse legittimo pretensivo. Di conseguenza, la giurisdizione spetta al giudice amministrativo, non a quello ordinario.

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