Con la sentenza n. 7658/2019, la Cass. Civ., Sez. Lavoro, ha dichiarato inammissibile il ricorso del Ministero dell’Istruzione. Il caso riguardava il diritto alla progressione economica supplenti, negata a un’assistente amministrativa con contratti a termine. La Corte ha preso atto della rinuncia del Ministero, basata sull’ormai consolidato orientamento che vieta la discriminazione retributiva tra personale di ruolo e precario, in linea con la direttiva UE 1999/70/CE.
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