La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23518/2024, stabilisce un principio fondamentale in materia di notifica atto tributario. Se un contribuente impugna un atto successivo, come un'intimazione di pagamento, lamentando la mancata notifica dell'atto presupposto (es. cartella esattoriale), tale impugnazione sana il vizio di notifica. La notifica, infatti, non è un elemento costitutivo dell'atto, ma serve a renderlo efficace. Pertanto, il giudice non deve limitarsi a dichiarare la nullità dell'atto successivo, ma deve procedere all'esame del merito della pretesa tributaria, poiché il contribuente ha dimostrato di averne avuto conoscenza.
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