LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Diritto Tributario

Ripetizione indebito addizionale accise energia elettrica

Il Tribunale accoglie la domanda di ripetizione di indebito per somme pagate a titolo di addizionale provinciale sull’accisa dell’energia elettrica, dichiarando l’illegittimità della norma nazionale per contrasto con la Direttiva Europea 2008/118/CE in quanto non persegue una finalità specifica. Viene, inoltre, dichiarata l’infondatezza delle eccezioni di improcedibilità sollevate dalla convenuta.

Continua »
Illegittimità iscrizione ipotecaria e risarcimento danni

L’iscrizione ipotecaria eseguita senza la prescritta autorizzazione del Presidente del Tribunale, prevista a pena di nullità, è illegittima e comporta il diritto al risarcimento del danno per il proprietario dell’immobile, in quanto ne compromette la commerciabilità.

Continua »
Cartella esattoriale e mancata trasmissione istanza di sgravio

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui la mancata trasmissione da parte dell’agente della riscossione dell’istanza di sgravio all’ente creditore, entro i termini previsti dalla legge, comporta l’automatica sospensione legale della riscossione e l’annullamento del debito.

Continua »
Prescrizione cartelle esattoriali

Il termine di prescrizione quinquennale delle cartelle esattoriali decorre dalla notifica e non dall’emissione. La mancata impugnazione del primo avviso di intimazione non preclude la possibilità di eccepire la prescrizione nel secondo avviso.

Continua »
Crediti tributari e carenza di giurisdizione

Il Giudice, in materia di riscossione coattiva, ribadisce la giurisdizione del Giudice Tributario per le controversie relative ai titoli esecutivi e all’attività impositiva, mentre la giurisdizione ordinaria è competente per le questioni di legittimità formale e per i fatti successivi alla notifica delle cartelle.

Continua »
Amministratore di una società di capitali e incompatibilità

Sussiste l’assoluta incompatibilità tra la qualità di lavoratore dipendente di una società di capitali e la carica di presidenza del consiglio di amministrazione o di amministratore unico della stessa, in quanto il cumulo nella stessa persona dei poteri di rappresentanza dell’ente sociale, di direzione, di controllo e di disciplina rende impossibile quella diversificazione delle parti del rapporto di lavoro e delle relative distinte attribuzioni che è necessaria perché sia riscontrabile l’essenziale ed indefettibile elemento della subordinazione, con conseguente indeducibilità dal reddito della società del relativo costo da lavoro dipendente.

Continua »
Confisca per equivalente nei confronti del legale rappresentante

Se è indubbio che la confisca possa essere disposta anche nei confronti di un soggetto che non ha conseguito alcun profitto e che, perciò, possa portare a un depauperamento netto del patrimonio di tale soggetto, nondimeno la stessa è pacificamente subordinata all’impossibilità di operare una confisca diretta nei confronti della società.

Continua »
Responsabilità dei soci per il debito tributario della società estinta

Responsabilità dei soci limitatamente responsabili per il debito tributario della società estintasi per cancellazione dal registro delle imprese: la verifica del presupposto dell’avvenuta riscossione in base al bilancio finale di liquidazione, concernendo un elemento che deve essere dedotto nella fase di accertamento da indirizzarsi direttamente nei confronti dei soci, non può avere ingresso nel giudizio di impugnazione introdotto dalla società avverso l’avviso di accertamento ad essa originariamente notificato.

Continua »
La fusione per incorporazione estingue la società incorporata

La fusione per incorporazione estingue la società incorporata dalla data di cancellazione dal registro delle imprese (“cessano, infatti, per la società incorporata, la sede sociale, la denominazione, gli organi amministrativi e di controllo, il capitale nominale, le azioni o quote che lo rappresentano, e così via; in una parola, la primigenia organizzazione si dissolve e nessuna situazione soggettiva residua”); la fusione realizza una successione a titolo universale corrispondente alla successione mortis causa e produce gli effetti, tra loro interdipendenti, dell’estinzione della società incorporata e della contestuale sostituzione a questa, nella titolarità dei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, della società incorporante, che rappresenta il nuovo centro di imputazione e di legittimazione dei rapporti giuridici già riguardanti i soggetti incorporati.

Continua »
Difetto di giurisdizione per tasse automobilistiche

Il Giudice, in riforma della sentenza di primo grado, ha dichiarato il difetto di giurisdizione del Giudice Ordinario in favore della Commissione Tributaria in materia di riscossione di tasse automobilistiche.

Continua »
IVA su compravendita immobile commerciale

La sentenza chiarisce le regole sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) nelle compravendite immobiliari, distinguendo tra fabbricati strumentali e non strumentali. Il giudice, analizzando le clausole contrattuali e la normativa applicabile, stabilisce l’aliquota IVA corretta e chi ne sopporta il carico.

Continua »
Impugnabilità estratto di ruolo

La Corte d’Appello, confermando la decisione del Tribunale, ha dichiarato inammissibile l’impugnazione dell’estratto di ruolo in assenza di un concreto pregiudizio per il debitore. La sentenza richiama i principi espressi dalle Sezioni Unite con la sentenza n. 26283/2022 in merito all’ambito di applicazione del nuovo art. 12, comma 4-bis, d.P.R. n. 602/1973.

Continua »
Prescrizione cartelle esattoriali per tardiva costituzione

La sentenza conferma l’importanza del rispetto dei termini processuali, stabilendo che la tardiva costituzione dell’Agente della riscossione, con conseguente deposito fuori termine delle prove di notifica delle cartelle esattoriali, determina la prescrizione dei crediti.

Continua »
Fermo amministrativo e avvisi di addebito contributivi

Il caso riguarda l’opposizione a un fermo amministrativo e a diversi avvisi di addebito, contestati per vizi procedurali. Il Tribunale ha stabilito che la notifica PEC a un indirizzo non presente nei pubblici elenchi è valida se il messaggio è stato effettivamente ricevuto e il destinatario ha potuto difendersi. Inoltre, la mancata notifica della comunicazione di mora non invalida il fermo, essendo quest’ultimo una misura con finalità afflittiva e non espropriativa.

Continua »
Rigetto opposizione a cartella esattoriale

La sentenza ribadisce i principi in tema di validità delle notifiche postali e di onere della prova a carico del destinatario. Inoltre, chiarisce che l’opposizione tardiva preclude la possibilità di sollevare eccezioni relative a periodi antecedenti la formazione del titolo esecutivo. Infine, conferma la correttezza del calcolo degli interessi in base alla normativa vigente.

Continua »
Addizionali provinciali all'accisa sull'energia elettrica

Il Tribunale accoglie la domanda di un utente per la ripetizione di importi indebitamente versati al fornitore di energia elettrica a titolo di rivalsa per addizionali provinciali all’accisa, dichiarate incompatibili con la normativa comunitaria. Viene riconosciuto il diritto dell’utente alla restituzione delle somme, pur non essendo parte diretta del rapporto tributario. Il Tribunale ribadisce la distinzione tra il rapporto tributario tra fornitore ed Erario e quello civilistico tra fornitore e utente, affermando la giurisdizione del giudice ordinario sulla domanda di ripetizione dell’indebito.

Continua »
Contribuente dichiarato fallito e atto impositivo

XXX proponeva ricorso per la cassazione della sentenza n. 2361/16 con la quale la Commissione Tributaria Regionale della Campania, a conferma della prima decisione, aveva ritenuto inammissibile il ricorso da lui proposto contro due avvisi di accertamento con i quali l’Agenzia delle Entrate aveva disconosciuto costi non documentati e recuperato l’Iva con riguardo ad altrettanti periodi di imposta. Tanto più alla luce della soluzione che si è indicata in ordine al presupposto della legittimazione sostitutiva del fallito in ambito tributario (inerzia semplice), si ritiene che debba essere preferita questa seconda interpretazione, del resto già argomentabile da Cass.

Continua »
Omessa dichiarazione dei redditi, fallimento

La Suprema Corte, del resto, aveva già affermato che “Spetta al fallito presentare la dichiarazione dei redditi per i periodi i imposta anteriori al fallimento, mentre il curatore deve presentare quelle successive alla dichiarazione di fallimento, comprese quelle relative al periodo di imposta compreso tra l’inizio del periodo di imposta e la dichiarazione di fallimento” (Sez. 1995, n. 299, Bruno, m. 203692), specificando, in motivazione, che “in materia di fallimento, la soggettività passiva nel rapporto tributario permane nei confronti del fallito, il quale dopo la dichiarazione di fallimento perde solo la disponibilità dei suoi beni nonché la capacità processuale e quella di amministrare il suo patrimonio.

Continua »
Cartelle esattoriali, mancanza di ogni specificazione

Secondo quanto affermato dalla più recente giurisprudenza che ha chiarito che il principio, di carattere generale – secondo cui la scadenza del termine perentorio sancito per opporsi o impugnare un atto di riscossione mediante ruolo, o comunque di riscossione coattiva, produce soltanto l’effetto sostanziale della irretrattabilità del credito, ma non anche la cd. ” Pertanto, ove per i relativi crediti sia prevista una prescrizione (sostanziale) più breve di quella ordinaria, la sola scadenza del termine concesso al debitore per proporre l’opposizione, non consente di fare applicazione dell’articolo 2953 c. c. , tranne che in presenza di un titolo giudiziale divenuto definitivo.

Continua »
Reati tributari, impossibilità a reperire risorse

Reati tributari, improvvisa crisi di liquidità, impossibilità ad assolvere il debito erariale, cause indipendenti dalla volontà.

Continua »