Con la sentenza Penale, Sez. 4, n. 52140 del 2019, la Corte di Cassazione ha affrontato il tema della recidiva. Un individuo, condannato in primo e secondo grado per spaccio di eroina, ha fatto ricorso in Cassazione lamentando, tra l’altro, l’errata applicazione dell’aggravante della recidiva. La Suprema Corte, pur confermando la responsabilità penale per il reato di spaccio, ha annullato la sentenza d’appello limitatamente al punto sulla recidiva. La motivazione centrale è che l’applicazione della recidiva non può essere un automatismo basato solo sui precedenti penali, ma richiede una valutazione concreta e motivata da parte del giudice sulla maggiore colpevolezza e pericolosità sociale dell’imputato, che nel caso di specie era mancata.
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