La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da un individuo condannato per detenzione ai fini di spaccio di 10,1 grammi di marijuana. L'imputato sosteneva la mancanza di prova sulla capacità drogante della sostanza, ma la Corte ha ritenuto il ricorso generico e ripetitivo. È stato stabilito che le prove raccolte, inclusa la suddivisione in dosi, la cessione osservata e i risultati del narcotest, erano sufficienti a confermare la condanna, rendendo non necessaria una perizia tecnica più complessa.
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