La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un indagato contro un'ordinanza di custodia cautelare per detenzione di armi e stupefacenti. La Corte ha chiarito che, ai fini delle misure cautelari, i gravi indizi di colpevolezza non richiedono lo stesso rigore della prova necessaria per una condanna, essendo sufficiente un giudizio di 'qualificata probabilità'. Nel caso di specie, il rinvenimento di munizioni nella camera da letto dell'indagato, unitamente ad altri elementi, è stato ritenuto sufficiente a fondare tale probabilità, superando l'argomento difensivo della mera coabitazione con il padre, principale detentore delle armi.
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