Un soggetto avviava una serie di cause civili con richieste di risarcimento esorbitanti. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23907/2024, ha chiarito che l'abuso del processo attraverso azioni seriali e pretestuose, finalizzate non a vincere la causa ma a costringere la controparte a una transazione economica ingiusta, configura il reato di tentata estorsione giudiziaria. La Corte ha quindi annullato la decisione del tribunale del riesame, che aveva escluso il reato, rinviando per una nuova valutazione dei fatti.
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