La Corte di Cassazione ha stabilito che, per calcolare la pena complessiva in caso di reato continuato, la "pena più grave" da considerare è quella concretamente inflitta dal giudice dopo la riduzione per il rito abbreviato (es. trent'anni), e non quella edittale (es. ergastolo). Questa decisione, basata su un recente intervento delle Sezioni Unite, supera il precedente orientamento e permette di riesaminare casi già decisi, annullando una precedente ordinanza e rideterminando direttamente la pena.
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