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Codice Civile

Art. 195 c.c. - Prelevamento dei beni mobili

Art. 195 c.c. Nella divisione i coniugi o i loro eredi hanno diritto di prelevare i beni mobili che appartenevano ai coniugi stessi prima della comunione o che sono ad essi pervenuti durante la medesima per successione o donazione. In mancanza di prova contraria si presume che i beni mobili facciano parte della comunione. Capo […]

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Art. 196 c.c. - Ripetizione del valore in caso di mancanza delle cose da prelevare

Art. 196 c.c. Se non si trovano i beni mobili che il coniuge o i suoi eredi hanno diritto di prelevare a norma dell’articolo precedente essi possono ripeterne il valore, provandone l’ammontare anche per notorietà, salvo che la mancanza di quei beni sia dovuta a consumazione per uso o perimento o per altra causa non […]

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Art. 197 c.c. - Limiti al prelevamento nei riguardi dei terzi

Art. 197 c.c. Il prelevamento autorizzato dagli articoli precedenti non può farsi, a pregiudizio dei terzi, qualora la proprietà individuale dei beni non risulti da atto avente data certa. E’ fatto salvo al coniuge o ai suoi eredi il diritto di regresso sui beni della comunione spettanti all’altro coniuge nonché sugli altri beni di lui. […]

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Art. 198-209 c.c.

da Art. 198 a Art. 209 c.c. abrogati Capo VI – Del regime patrimoniale della famiglia Sezione III – Della comunione legale –

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Art. 210 c.c. - Modifiche convenzionali alla comunione legale dei beni

Art. 210 c.c. I coniugi possono, mediante convenzione stipulata a norma dell’articolo 162, modificare il regime della comunione legale dei beni purché i patti non siano in contrasto con le disposizioni dell’articolo 161. I beni indicati alle lettere c), d) ed e), dell’articolo 179 non possono essere compresi nella comunione convenzionale. Non sono derogabili le […]

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Art. 211 c.c. - Obbligazioni dei coniugi contratte prima del matrimonio

Art. 211 c.c. I beni della comunione rispondono delle obbligazioni contratte da uno dei coniugi prima del matrimonio limitatamente al valore dei beni di proprietà del coniuge stesso prima del matrimonio che, in base a convenzione stipulata a norma dell’articolo 162, sono entrati a far parte della comunione dei beni. Capo VI – Del regime […]

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Art. 212-214 c.c.

Art. 212-214 c.c. abrogati Capo VI – Del regime patrimoniale della famiglia Sezione IV – Della comunione convenzionale –

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Art. 215 c.c. - Separazione dei beni

Art. 215 c.c. I coniugi possono convenire che ciascuno di essi conservi la titolarità esclusiva dei beni acquisiti durante il matrimonio. Capo VI – Del regime patrimoniale della famiglia Sezione V – Del regime di separazione dei beni –

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Art. 216 c.c.

Art. 216 c.c. abrogato Capo VI – Del regime patrimoniale della famiglia Sezione V – Del regime di separazione dei beni –

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Art. 217 c.c. - Amministrazione e godimento dei beni

Art. 217 c.c. Ciascun coniuge ha il godimento e l’amministrazione dei beni di cui è titolare esclusivo. Se ad uno dei coniugi è stata conferita la procura ad amministrare i beni dell’altro con l’obbligo di rendere conto dei frutti, egli è tenuto verso l’altro coniuge secondo le regole del mandato. Se uno dei coniugi ha […]

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Art. 218 c.c. - Obbligazioni del coniuge che gode dei beni dell'altro coniuge

Art. 218 c.c. Il coniuge che gode dei beni dell’altro coniuge è soggetto a tutte le obbligazioni dell’usufruttuario. Capo VI – Del regime patrimoniale della famiglia Sezione V – Del regime di separazione dei beni –

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Art. 219 c.c. - Prova della proprietà dei beni

Art. 219 c.c. Il coniuge può provare con ogni mezzo nei confronti dell’altro la proprietà esclusiva di un bene. I beni di cui nessuno dei coniugi può dimostrare la proprietà esclusiva sono di proprietà indivisa per pari quota di entrambi i coniugi. Capo VI – Del regime patrimoniale della famiglia Sezione V – Del regime […]

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Art. 220-230 c.c. - Abrogati

Art. 220-230 c.c. Abrogati Capo VI – Del regime patrimoniale della famiglia – –

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Art. 230-bis c.c. - Impresa familiare

Art. 230-bis c.c. Salvo che configurabile un diverso rapporto, il familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare ha diritto al mantenimento secondo la condizione patrimoniale della famiglia e partecipa agli utili dell’impresa familiare ed ai beni acquistati con essi nonché agli incrementi dell’azienda, anche in ordine […]

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Art. 231 c.c. - Paternità del marito

Art. 231 c.c. Il marito è padre del figlio concepito o nato durante il matrimonio. Capo I – Della filiazione leggittima Sezione I – Dello stato di figlio legittimo –

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Art. 232 c.c. - Presunzione di concepimento durante il matrimonio

Art. 232 c.c. Si presume concepito durante il matrimonio il figlio nato quando sono trascorsi centottanta giorni dalla celebrazione del matrimonio e non sono ancora trascorsi trecento giorni dalla data dell’annullamento, dello scioglimento o dalla cessazione degli effetti civili del matrimonio. La presunzione non opera decorsi trecento giorni dalla pronuncia di separazione giudiziale, o dalla […]

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Art. 233 c.c. - Nascita del figlio prima dei centottanta giorni

Art. 233 c.c. Articolo abrogato. [Il figlio nato prima che siano trascorsi centottanta giorni dalla celebrazione del matrimonio è reputato legittimo se uno dei coniugi, o il figlio stesso, non ne disconoscono la paternità.] Capo I – Della filiazione leggittima Sezione I – Dello stato di figlio legittimo –

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Art. 234 c.c. - Nascita del figlio dopo i trecento giorni

Art. 234 c.c. Ciascuno dei coniugi e i loro eredi possono provare che il figlio, nato dopo i trecento giorni dall’annullamento, dallo scioglimento o dalla cessazione degli effetti civili del matrimonio, è stato concepito durante il matrimonio. Possono analogamente provare il concepimento durante la convivenza quando il figlio sia nato dopo i trecento giorni dalla […]

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Art. 235 c.c. - Disconoscimento di paternità

Art. 235 c.c. Articolo abrogato dall’art. 106, comma 1, lett. a), d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154. L’azione per il disconoscimento di paternità del figlio concepito durante il matrimonio è consentita solo nei casi seguenti: 1) se i coniugi non hanno coabitato nel periodo compreso fra il trecentesimo ed il centottantesimo giorno prima della nascita; […]

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Art. 236 c.c. - Atto di nascita e possesso di stato

Art. 236 c.c. La filiazione legittima si prova con l’atto di nascita iscritto nei registri dello stato civile. Basta, in mancanza di questo titolo, il possesso continuo dello stato di figlio legittimo. Capo I – Della filiazione leggittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –

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