LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Libro primo – Delle persone e della famiglia

Art. 236 c.c. – Atto di nascita e possesso di stato
Art. 236 c.c. La filiazione legittima si prova con l’atto di nascita iscritto nei registri dello stato civile. Basta, in mancanza di questo titolo, il possesso continuo dello stato di figlio legittimo. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –
Continua »
Art. 237 c.c. – Fatti costitutivi del possesso di stato
Art. 237 c.c. Il possesso di stato risulta da una serie di fatti che nel loro complesso valgano a dimostrare le relazioni di filiazione e di parentela fra una persona e la famiglia a cui essa pretende di appartenere. In ogni caso devono concorrere i seguenti fatti: – che il genitore abbia trattato la persona […]
Continua »
Art. 238 c.c. – Irreclamabilità di uno stato di figlio contrario a quello attribuito dall’atto di nascita
Art. 238 c.c. Salvo quanto disposto dagli articoli 128, 233, 234, 235 e 239, nessuno può reclamare uno stato contrario a quello che gli attribuiscono l’atto di nascita di figlio legittimo e il possesso di stato conforme all’atto stesso. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –
Continua »
Art. 239 c.c. – Reclamo dello stato di figlio
Art. 239 c.c. Qualora si tratti di supposizione di parto o di sostituzione di neonato, il figlio può reclamare uno stato diverso. L’azione di reclamo dello stato di figlio può essere esercitata anche da chi è nato nel matrimonio ma fu iscritto come figlio di ignoti, salvo che sia intervenuta sentenza di adozione. L’azione può […]
Continua »
Art. 240 c.c. – Contestazione dello stato di figlio
Art. 240 c.c. Lo stato di figlio può essere contestato nei casi di cui al primo e secondo comma dell’articolo 239. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –
Continua »
Art. 241 c.c. – Prova in giudizio
Art. 241 c.c. Quando mancano l’atto di nascita e il possesso di stato, la prova della filiazione può darsi in giudizio con ogni mezzo. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –
Continua »
Art. 242 c.c. – Principio di prova per iscritto
Art. 242 c.c. Articolo abrogato con d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –
Continua »
Art. 243 c.c. – Prova contraria
Art. 243 c.c. Articolo abrogato con d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154. Capo I – Della filiazione legittima Sezione II – Delle prove della filiazione legittima –
Continua »
Art. 244 c.c. – Termini dell’azione di disconoscimento
Art. 244 c.c. L’azione di disconoscimento della paternità da parte della madre deve essere proposta nel termine di sei mesi dalla nascita del figlio ovvero dal giorno in cui è venuta a conoscenza dell’impotenza di generare del marito al tempo del concepimento. Il marito può disconoscere il figlio nel termine di un anno che decorre […]
Continua »
Art. 245 c.c. – Sospensione del termine
Art. 245 c.c. Se la parte interessata a promuovere l’azione di disconoscimento della paternità si trova in stato di interdizione per infermità di mente ovvero versa in condizioni di abituale grave infermità di mente, che lo renda incapace di provvedere ai propri interessi, la decorrenza del termine indicato nell’articolo 244 è sospesa, nei suoi confronti, […]
Continua »
Art. 246 c.c. – Trasmissibilità dell’azione
Art. 246 c.c. Se il presunto padre o la madre titolari dell’azione di disconoscimento della paternità sono morti senza averla promossa, ma prima che sia decorso il termine previsto dall’articolo 244, sono ammessi ad esercitarla in loro vece i discendenti o gli ascendenti; il nuovo termine decorre dalla morte del presunto padre o della madre, […]
Continua »
Art. 247 c.c. – Legittimazione passiva
Art. 247 c.c. Il presunto padre, la madre ed il figlio sono litisconsorti necessari nel giudizio di disconoscimento. Se una delle parti è minore o interdetta, l’azione è proposta in contraddittorio con un curatore nominato dal giudice davanti al quale il giudizio deve essere promosso. Se una delle parti è un minore emancipato o un […]
Continua »
Art. 248 c.c. – Legittimazione all’azione di contestazione della legittimità. Imprescrittibilità
Art. 248 c.c. L’azione di contestazione dello stato di figlio spetta a chi dall’atto di nascita del figlio risulti suo genitore e a chiunque vi abbia interesse. L’azione è imprescrittibile. Quando l’azione è proposta nei confronti di persone premorte o minori o altrimenti incapaci, si osservano le disposizioni dell’articolo precedente. Nel giudizio devono essere chiamati […]
Continua »
Art. 249 c.c. – Legittimazione all’azione di reclamo dello stato di figlio. Imprescrittibilità.
Art. 249 c.c. L’azione per reclamare lo stato legittimo spetta al medesimo. L’azione è imprescrittibile. Quando l’azione è proposta nei confronti di persone premorte o minori o altrimenti incapaci, si osservano le disposizioni dell’articolo 247. Nel giudizio devono essere chiamati entrambi i genitori. Si applicano il sesto comma dell’articolo 244 e il secondo comma dell’articolo […]
Continua »
Art. 250 Riconoscimento
Il figlio naturale può essere riconosciuto, nei modi previsti dall’articolo 254, dal padre e dalla madre, anche se già uniti in matrimonio con altra persona all’epoca del concepimento. Il riconoscimento può avvenire tanto congiuntamente quanto separatamente. Il riconoscimento del figlio che ha compiuto i sedici anni non produce effetto senza il suo assenso. Il riconoscimento […]
Continua »
Art. 251 Riconoscimento di figli incestuosi
I figli nati da persone, tra le quali esiste un vincolo di parentela anche soltanto naturale, in linea retta all’infinito o in linea collaterale nel secondo grado, ovvero un vincolo di affinità in linea retta, non possono essere riconosciuti dai loro genitori, salvo che questi al tempo del concepimento ignorassero il vincolo esistente tra di […]
Continua »
Art. 252 Affidamento del figlio naturale e suo inserimento nella famiglia legittima
Qualora il figlio naturale di uno dei coniugi sia riconosciuto durante il matrimonio il giudice, valutate le circostanze, decide in ordine all’affidamento del minore e adotta ogni altro provvedimento a tutela del suo interesse morale e materiale. L’eventuale inserimento del figlio naturale nella famiglia legittima di uno dei genitori può essere autorizzato dal giudice qualora […]
Continua »
Art. 253 Inammissibilità del riconoscimento
In nessun caso è ammesso un riconoscimento in contrasto con lo stato di figlio legittimo o legittimato in cui la persona si trova. Capo II – Della filiazione naturale e della legittimazione Sezione I – Della filiazione naturale § 1 – Del riconoscimento dei figli naturali
Continua »
Art. 254 Forma del riconoscimento
Il riconoscimento del figlio naturale è fatto nell’atto di nascita, oppure con una apposita dichiarazione, posteriore alla nascita o al concepimento, davanti ad un ufficiale dello stato civile o davanti al giudice tutelare o in un atto pubblico o in un testamento, qualunque sia la forma di questo. La domanda di legittimazione di un figlio […]
Continua »
Art. 255 Riconoscimento di un figlio premorto
Può anche aver luogo il riconoscimento del figlio premorto in favore dei suoi discendenti legittimi e dei suoi figli naturali riconosciuti. Capo II – Della filiazione naturale e della legittimazione Sezione I – Della filiazione naturale § 1 – Del riconoscimento dei figli naturali
Continua »