Una società ha richiesto un'equa riparazione per un fallimento durato diciotto anni. La Corte d'Appello aveva negato l'indennizzo, equiparando il valore della causa a zero, dato che la società non aveva ricevuto alcun pagamento dal riparto. La Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione, stabilendo che, ai fini dell'equa riparazione fallimento, il parametro corretto è il valore del credito ammesso al passivo, indipendentemente dall'esito della liquidazione, e ha rinviato il caso per una nuova valutazione.
Continua »