La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 20261/2024, ha chiarito che l'omessa pronuncia sulla richiesta di distrazione delle spese costituisce un errore materiale. In un caso in cui una precedente sentenza aveva dimenticato di attribuire le spese legali direttamente all'avvocato della parte vittoriosa, che ne aveva fatto richiesta, la Corte ha accolto l'istanza di correzione. È stato stabilito che il rimedio corretto non è l'impugnazione, ma la procedura di correzione dell'errore materiale, più rapida ed efficiente, in linea con il principio della ragionevole durata del processo.
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