Una società consortile, che produceva energia da fonti rinnovabili e la cedeva alle imprese consorziate, si è vista negare il diritto all'esenzione dalle accise. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 22030/2024, ha stabilito che la cessione di energia ai soci, anche se membri del consorzio, costituisce una fornitura a terzi e non un autoconsumo. Di conseguenza, non spetta l'esenzione accise energia, in quanto questa agevolazione è riservata esclusivamente all'energia consumata direttamente dal soggetto produttore. La Corte ha chiarito che la nozione di "autoproduttore" valida ai fini fiscali è più restrittiva di quella prevista dalle norme sul mercato dell'energia.
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