Una società impugnava una cartella di pagamento, sostenendo di aver diritto alla sospensione termini fiscali in quanto vittima di usura. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24309/2024, ha annullato la decisione della corte d'appello, colpevole di non aver verificato il presupposto essenziale della legge: la sospensione si applica solo ai termini di scadenza che ricadono entro un anno dalla data dell'evento lesivo. La Corte ha ribadito che il giudice deve accertare rigorosamente questa condizione temporale, un'indagine che era stata omessa, rendendo la precedente sentenza contraddittoria e priva di fondamento.
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