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Giurisprudenza Tributaria

ICI parchi eolici e incertezza normativa: no sanzioni
Una società operante nel settore eolico ha contestato avvisi di accertamento ICI. La Corte di Cassazione ha confermato che l'imposta era dovuta, calcolata con il criterio contabile prima dell'iscrizione in catasto, ma ha annullato le sanzioni applicate. La ragione risiede nell'oggettiva incertezza normativa esistente all'epoca dei fatti sulla corretta tassazione di tali impianti, rendendo scusabile l'errore del contribuente.
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Saggio di fruttuosità: 2% per immobili D, no a sconti
Una società energetica ottiene una riduzione della rendita catastale per un aerogeneratore, con l'applicazione di un saggio di fruttuosità dell'1,5%. L'Agenzia Fiscale ricorre in Cassazione, che accoglie il ricorso. La Corte stabilisce che il saggio di fruttuosità per immobili industriali di categoria D è normativamente fissato al 2% e non può essere modificato discrezionalmente dal giudice, anche se basato sulle specificità del bene.
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Rendita catastale parchi eolici: la Cassazione chiarisce
Una società energetica ha impugnato la rendita catastale attribuita al proprio parco eolico. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, confermando che per gli immobili a destinazione speciale (categoria D/1), come i parchi eolici, la valutazione deve avvenire tramite stima diretta, applicando il saggio di fruttuosità fisso del 2%, non modificabile discrezionalmente. L'Amministrazione Finanziaria può integrare le proprie difese in giudizio senza violare il divieto di nuove domande in appello, purché i fatti alla base dell'accertamento rimangano invariati.
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Rendita catastale aerogeneratori: la Cassazione fa il punto
Una società che gestisce aerogeneratori ha impugnato la determinazione della rendita catastale effettuata dall'Agenzia delle Entrate. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, stabilendo che per gli immobili a destinazione speciale come i parchi eolici (categoria D/1), il saggio di redditività per il calcolo della rendita catastale aerogeneratori è fissato per legge al 2%. La Corte ha inoltre precisato che l'Agenzia può introdurre nuovi dati a supporto in giudizio, a condizione che non vengano modificati i fatti posti alla base dell'accertamento iniziale.
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Rendita catastale impianti eolici: la torre è esclusa
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31585/2025, ha stabilito un principio fondamentale per la determinazione della rendita catastale impianti eolici. La Corte ha accolto il ricorso di una società energetica, affermando che la torre eolica, in quanto componente strumentale al processo produttivo, deve essere esclusa dalla stima. Tuttavia, ha anche accolto il ricorso incidentale dell'Agenzia delle Entrate, confermando che il saggio di capitalizzazione per tali immobili (categoria D) è fissato per legge al 2% e non può essere discrezionalmente ridotto. La causa è stata rinviata per un nuovo calcolo basato su questi principi.
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Rendita catastale parchi eolici: la torre è esclusa
Una società che gestisce un parco eolico ha contestato il calcolo della rendita catastale dei suoi aerogeneratori. La Corte di Cassazione ha stabilito che la torre di sostegno, essendo un elemento funzionale al processo produttivo, deve essere esclusa dalla base di calcolo, in accordo con la normativa del 2015. Tuttavia, la Corte ha precisato che le spese tecniche, gli oneri finanziari e il profitto dell'imprenditore relativi alle componenti immobiliari residue (suolo, fondazioni) devono essere inclusi. È stato inoltre confermato che il saggio di capitalizzazione da applicare è fisso al 2% per gli immobili di categoria D, senza discrezionalità. La causa è stata rinviata al giudice di merito per un nuovo calcolo.
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Rendita catastale impianti eolici: la torre è esclusa
Una società operante nel settore dell'energia eolica ha contestato la decisione dell'Agenzia delle Entrate di includere il valore della torre dell'aerogeneratore nel calcolo della rendita catastale. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della società, stabilendo un principio fondamentale per la determinazione della rendita catastale impianti eolici. La Corte ha chiarito che la torre, in quanto componente essenziale e funzionale al processo produttivo di energia, deve essere considerata parte dell'impianto e, pertanto, esclusa dalla stima catastale ai sensi della normativa sui cosiddetti "imbullonati" (L. 208/2015). La sentenza della commissione tributaria regionale è stata cassata con rinvio per una nuova valutazione.
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Rendita catastale: quale sentenza fa testo?
Una società si è opposta all'amministrazione finanziaria per il riconoscimento di una rendita catastale più bassa, stabilita da una precedente sentenza. L'ufficio fiscale, tuttavia, si basava su un'altra decisione relativa all'ICI che implicava una rendita maggiore. La Corte di Cassazione ha chiarito che la sentenza specifica sulla rendita catastale è l'unica a fare stato, prevalendo su decisioni relative a tributi che la usano solo come base di calcolo. Di conseguenza, il ricorso dell'amministrazione finanziaria è stato respinto.
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Società di comodo: no al favor rei per le nuove norme
Una società di noleggio nautico è stata classificata come società di comodo dall'Agenzia Fiscale per operatività antieconomica e noleggio esclusivo ai soci. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione, respingendo l'appello della società. Ha chiarito che la disciplina sulle società di comodo è una norma antielusiva e non una sanzione, escludendo l'applicazione retroattiva di normative più favorevoli (principio del favor rei). La Corte ha inoltre ritenuto inammissibili le censure relative all'errata compilazione del test di operatività.
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Rendita catastale turbina eolica: la torre è esclusa
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31577/2025, ha stabilito un principio fondamentale per il settore delle energie rinnovabili. Ha chiarito che la torre di una turbina eolica, essendo una componente funzionale e inscindibile dell'impianto produttivo, deve essere esclusa dal calcolo della rendita catastale turbina eolica. La controversia nasceva dalla pretesa dell'Agenzia delle Entrate di considerare la torre una 'costruzione' autonoma e quindi tassabile. La Corte, accogliendo il ricorso di una società energetica, ha affermato che la torre non è un mero sostegno passivo, ma un elemento attivo che contribuisce alla produzione di energia, rientrando così nell'esclusione prevista dalla cosiddetta norma 'imbullonati' (L. 208/2015).
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Ricorso per cassazione: come evitare l’inammissibilità
Una società impugna un accertamento per 'società di comodo'. La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso per cassazione perché si limitava a ripetere le difese iniziali contro l'atto fiscale, senza criticare la sentenza d'appello. La Corte ribadisce che l'appello deve essere una critica puntuale alla decisione impugnata.
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Rendita catastale torre eolica: il caso si estingue
Una società impugnava un avviso di rettifica della rendita catastale che includeva una torre eolica nel calcolo. Il caso, giunto in Cassazione, è stato dichiarato estinto. L'Amministrazione Finanziaria ha annullato in autotutela l'atto impositivo, facendo venir meno l'oggetto della controversia e portando alla cessazione della materia del contendere.
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Rendita catastale aerogeneratori: torre esclusa
La Corte di Cassazione ha stabilito che la torre di un aerogeneratore deve essere esclusa dal calcolo della rendita catastale. Il caso riguardava una società energetica che aveva escluso la torre dalla dichiarazione catastale, contestata dall'Agenzia delle Entrate. I giudici hanno confermato che la torre è un elemento funzionale allo specifico processo produttivo e, pertanto, rientra nella categoria dei cosiddetti 'imbullonati', esclusi dalla stima catastale ai sensi della Legge di Stabilità 2016. La sua natura strutturale è irrilevante rispetto alla sua funzionalità produttiva.
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Rendita Catastale Impianti Eolici: La Torre è Esclusa
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza 31566/2025, ha stabilito che la torre degli aerogeneratori deve essere esclusa dal calcolo della rendita catastale impianti eolici. La Corte ha chiarito che la torre, essendo una componente funzionale e inscindibile della macchina per la produzione di energia, rientra tra gli 'impianti' esclusi dalla stima catastale ai sensi della Legge 208/2015. La decisione ha cassato la sentenza d'appello, che aveva erroneamente incluso la torre, e ha rinviato il caso per una nuova valutazione degli altri elementi immobiliari (suolo, fondazioni), ribadendo che l'onere della prova sulla congruità della stima spetta all'Agenzia delle Entrate.
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Rendita catastale impianti eolici: la torre è esclusa
Una società energetica ha contestato l'inclusione delle torri eoliche nel calcolo della rendita catastale da parte dell'Agenzia delle Entrate. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che la torre è una componente essenziale dell'impianto produttivo e, in base alla 'norma imbullonati', deve essere esclusa dalla stima diretta. La sua funzione non è solo di sostegno, ma è attiva e inscindibile dal processo di generazione di energia. Pertanto, la rendita catastale degli impianti eolici va ricalcolata escludendo il valore della torre.
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Accertamento analitico induttivo: quando è legittimo?
La Corte di Cassazione ha confermato la legittimità di un accertamento analitico induttivo a carico di una società di ristorazione la cui gestione risultava antieconomica. Anche in presenza di una contabilità formalmente corretta, l'Agenzia delle Entrate può ricostruire i ricavi basandosi su presunzioni gravi, precise e concordanti, come desumere il numero di pasti serviti dalla quantità di caffè acquistato. La Corte ha stabilito che l'antieconomicità del comportamento del contribuente è un presupposto sufficiente per dubitare della veridicità delle scritture contabili e procedere con la rettifica induttiva.
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Società non operative: stop al diniego del rimborso IVA
Una società è stata negata un rimborso IVA perché considerata 'non operativa' ai sensi della normativa nazionale. La Corte di Cassazione ha annullato la decisione, stabilendo che le norme sulle società non operative che limitano il diritto alla detrazione IVA devono essere disapplicate in quanto contrastanti con i principi del diritto europeo. Il rimborso può essere negato solo in presenza di prove di frode o abuso, la cui dimostrazione spetta all'Amministrazione Finanziaria.
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Accertamento analitico induttivo: quando è valido?
La Corte di Cassazione ha confermato la legittimità di un avviso di accertamento basato su un metodo analitico induttivo nei confronti di una società di ristorazione. Nonostante la contabilità fosse formalmente corretta, la sua sostanziale inattendibilità, evidenziata da una gestione antieconomica e altre irregolarità, ha giustificato il ricorso a presunzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate. L'accertamento analitico induttivo è stato quindi ritenuto uno strumento valido per ricostruire i ricavi non dichiarati, respingendo il ricorso dei soci.
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Accertamento analitico-induttivo: quando è valido?
La Corte di Cassazione ha confermato la legittimità di un accertamento analitico-induttivo a carico di un'impresa balneare. La Corte ha chiarito che questo metodo di rettifica del reddito è valido anche in presenza di una parziale inattendibilità delle scritture contabili, non essendo necessaria la loro totale inaffidabilità. L'onere di provare l'inesattezza della ricostruzione presuntiva del Fisco ricade sul contribuente. Il ricorso è stato rigettato.
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Contabilità in nero: prova per accertamento fiscale
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31551/2025, ha stabilito che la cosiddetta 'contabilità in nero', costituita da appunti e documenti extracontabili, rappresenta un elemento indiziario valido per giustificare un accertamento fiscale induttivo. A seguito del rinvenimento di una contabilità parallela, l'Agenzia delle Entrate aveva rideterminato il reddito di un imprenditore individuale. La Corte ha rigettato il ricorso del contribuente, confermando che tali documenti, se dotati dei requisiti di gravità, precisione e concordanza, invertono l'onere della prova, obbligando il contribuente a dimostrare l'infondatezza delle pretese del Fisco. Sono state ritenute irrilevanti le argomentazioni relative alla non obbligatorietà del bilancio per le ditte individuali e a una precedente assoluzione in sede penale.
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