La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24352/2024, interviene sulla disciplina delle società non operative. Il caso riguarda una società che aveva richiesto la disapplicazione del regime fiscale penalizzante, vedendosi negare l'istanza dall'Agenzia delle Entrate. La Corte, pur respingendo i motivi su competenza e termini, accoglie il ricorso sul merito. Sulla base di una recente pronuncia della Corte di Giustizia UE, stabilisce che la presunzione legale di non operatività, basata solo sul mancato raggiungimento di ricavi minimi, è incompatibile con i principi europei di neutralità dell'IVA e proporzionalità. L'amministrazione finanziaria non può negare il diritto alla detrazione IVA senza prima dimostrare un'effettiva condotta fraudolenta o abusiva da parte del contribuente.
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