La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19363/2024, ha stabilito che la plusvalenza opere d'arte realizzata da un privato è tassabile come 'reddito diverso' se l'operazione rivela un intento speculativo. Il caso riguardava un collezionista che aveva venduto un dipinto di un celebre artista con un notevole guadagno. Sebbene non fosse un mercante d'arte, la Corte ha confermato la decisione dei giudici di merito che, basandosi su una serie di indizi (molteplicità di operazioni, valorizzazione delle opere tramite esposizioni, importo elevato), hanno qualificato l'attività come 'speculazione occasionale', assoggettandola a tassazione.
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