La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 27920/2024, ha dichiarato inammissibile un ricorso, ribadendo un principio fondamentale sulla dichiarazione di domicilio. Secondo la Corte, non è sufficiente una mera indicazione della residenza in un atto, ma è necessaria una chiara manifestazione di volontà dell'imputato, consapevole degli effetti della sua scelta. La mancanza di questo requisito ha reso l'appello originario inammissibile.
Continua »