La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30546/2024, ha dichiarato inammissibili i ricorsi di due imputati, consolidando importanti principi in materia di riciclaggio autovetture. La Corte ha confermato che anche un coinvolgimento indiretto, come assicurare la vendita di veicoli rubati e alterati, può integrare un concorso morale nel reato di riciclaggio. È stato inoltre ribadito che, per la ricettazione, non è necessario il possesso fisico del bene, essendo sufficiente l'acquisto della proprietà con la consapevolezza della sua provenienza illecita. Infine, la sentenza sottolinea che l'onere di provare eventuali circostanze attenuanti ricade sull'imputato.
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