Un soggetto, già condannato per reati gravi e sottoposto a misura di prevenzione, ometteva di comunicare plurime e significative variazioni patrimoniali, tra cui l'acquisto di un immobile e la compravendita di veicoli. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il suo ricorso, confermando la condanna. La sentenza ribadisce che l'obbligo di comunicazione è essenziale per il controllo preventivo, a prescindere dalla pubblicità degli atti (es. notarili), e che per la sussistenza del reato è sufficiente il dolo generico, ovvero la consapevolezza dei presupposti dell'obbligo, escludendo la scusabilità dell'ignoranza della legge per soggetti con un simile profilo criminale.
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