La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20264/2024, ha respinto il ricorso del Procuratore Generale, confermando la decisione di unificare più pene per reati di riciclaggio commessi a distanza di anni. Secondo la Corte, per riconoscere la continuazione tra reati, un piano criminoso unitario, desumibile dalla somiglianza delle condotte, del luogo e dell'oggetto, può prevalere sulla non contiguità temporale dei fatti, distinguendosi dalla mera professionalità criminale.
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