Un'insegnante, dopo l'archiviazione di un primo procedimento, si è trovata al centro di una nuova indagine per truffa aggravata e falso, per aver utilizzato un certificato di servizio fittizio al fine di ottenere un'abilitazione e un'assunzione a tempo indeterminato. La difesa ha sostenuto l'illegittimità del nuovo procedimento in assenza di autorizzazione alla riapertura delle indagini. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, stabilendo un principio cruciale: non è necessaria l'autorizzazione se la nuova indagine, pur originando dagli stessi eventi storici, riguarda ipotesi di reato diverse da quelle archiviate.
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