La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 29983/2024, ha affrontato il tema del sequestro preventivo finalizzato alla confisca allargata. La Corte ha stabilito che la motivazione sul periculum in mora, ovvero il rischio concreto di dispersione dei beni, è sempre necessaria. Tuttavia, ha chiarito che il Tribunale del Riesame può integrare la motivazione del giudice di primo grado, a condizione che questa non sia radicalmente assente. Nel caso specifico, l'appello di un indagato per spaccio è stato respinto perché la motivazione, seppur basata su un orientamento superato, era presente e il Riesame l'ha legittimamente rafforzata con elementi fattuali.
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