La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24247/2024, ha confermato la condanna per combustione illecita di rifiuti a carico del responsabile di un'unità produttiva. La Corte ha chiarito che un accumulo disordinato di scarti in una buca, senza rispettare le norme sul deposito temporaneo, integra la fattispecie di deposito incontrollato di rifiuti. Di conseguenza, appiccarvi il fuoco costituisce reato ai sensi dell'art. 256-bis del Testo Unico Ambientale, anche se non è stata contestata l'autonoma violazione di deposito illegale.
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