La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un soggetto che chiedeva il riconoscimento della continuazione tra più reati omogenei (truffe, ricettazione, falso). La Corte ha stabilito che la mera ripetizione di reati, anche simili, non integra di per sé un unico disegno criminoso, ma può rappresentare una scelta di vita delinquenziale, escludendo così l'applicazione del più favorevole istituto della continuazione.
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