La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37397/2025, si è pronunciata sul reato di false dichiarazioni per il reddito di cittadinanza. Il caso riguardava un beneficiario che, dopo l'introduzione di nuovi requisiti (assenza di misure cautelari), aveva presentato una falsa autocertificazione richiesta dall'INPS per proseguire l'erogazione. La Corte ha stabilito che tale condotta integra il reato più grave previsto dall'art. 7, comma 1, del D.L. 4/2019, e non la fattispecie meno grave, poiché la dichiarazione è finalizzata a ottenere indebitamente la prosecuzione del beneficio. Per un'altra ricorrente, invece, l'azione penale è stata dichiarata improcedibile per decorso dei termini processuali.
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