La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23395/2024, ha rigettato il ricorso di un imputato contro l'applicazione dell'aggravante di associazione armata. La Corte ha stabilito che, per l'applicazione dell'aggravante, non è necessaria la prova della conoscenza diretta delle armi da parte del partecipe, essendo sufficiente un rapporto fiduciario e di stretta vicinanza con i vertici del sodalizio criminale, dal quale si desume la consapevolezza delle modalità operative del gruppo, incluso l'uso di armi.
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