La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un imputato condannato per spaccio di droga, confermando la sentenza di merito. Nonostante la modesta quantità di stupefacente sequestrata (3,48 dosi) e l'assenza di strumenti per il confezionamento, la condanna è stata ritenuta legittima. Secondo la Corte, le modalità della condotta, come l'attesa di acquirenti in strada e le cessioni osservate, costituiscono prova sufficiente della destinazione della sostanza allo spaccio, rendendo irrilevanti gli altri elementi.
Continua »