La Corte di Cassazione ha stabilito che la proroga del visto di controllo sulla corrispondenza per un detenuto, ai sensi dell'art. 18-ter dell'ordinamento penitenziario, non può superare i tre mesi. La Corte ha annullato un'ordinanza che, pur qualificando il provvedimento come 'proroga', ne aveva fissato la durata in sei mesi, tipica di un nuovo provvedimento e non di un'estensione. Sono state invece confermate le restrizioni sostanziali, come il divieto di ricevere stampa locale, ritenute giustificate da esigenze di sicurezza.
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