La Corte di Cassazione, con ordinanza 22073/2024, ha dichiarato inammissibile un ricorso, ribadendo che il comportamento abituale dell'imputato, desunto dalla commissione di più illeciti della stessa indole, costituisce una presunzione legale che osta in modo tassativo all'applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall'art. 131-bis del codice penale.
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