Un imprenditore, condannato per indebita percezione di erogazioni pubbliche, ricorre in Cassazione. La Suprema Corte annulla la sentenza di condanna per due motivi principali. In primo luogo, non è stata correttamente valutata la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.), omettendo di considerare l'occasionalità della condotta (legata a un evento alluvionale) e la tempestiva restituzione delle somme. In secondo luogo, il calcolo per la conversione della pena detentiva in pecuniaria era illegale, non avendo applicato le norme più favorevoli introdotte nel frattempo. La causa è stata rinviata per un nuovo giudizio.
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