Un cittadino straniero, già in detenzione domiciliare sostitutiva, si è visto negare la possibilità di accedere all'espulsione come sanzione sostitutiva. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 38183/2024, ha confermato la decisione, precisando che tale misura ha lo scopo di ridurre il sovraffollamento carcerario e, pertanto, si applica unicamente ai soggetti detenuti in un istituto penitenziario, non a coloro che già beneficiano di misure alternative alla detenzione.
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