La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 27044/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un soggetto che chiedeva l'applicazione del reato continuato a quattro condanne per ricettazione, furto, truffa e falso. La Corte ha confermato la decisione di merito, escludendo l'esistenza di un unico disegno criminoso a causa della disomogeneità dei reati, della notevole distanza temporale, delle diverse modalità esecutive e della diversità dei beni giuridici lesi. Tali elementi, secondo i giudici, dimostrano una mera inclinazione a delinquere piuttosto che una programmazione unitaria.
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