La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 26107/2024, ha chiarito i limiti della responsabilità dello Stato nelle concessioni di servizi pubblici. In un caso riguardante le scommesse ippiche, una società concessionaria aveva citato in giudizio le Amministrazioni concedenti per i danni derivanti dalla diffusione di un mercato illegale. La Cassazione ha ribaltato le decisioni precedenti, affermando che il rischio d'impresa, inclusa la concorrenza illecita, grava sul concessionario. Secondo la Corte, il monopolio statale non implica un obbligo contrattuale di proteggere il concessionario dalle turbative di mercato, che rientrano nella normale alea imprenditoriale.
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