La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 8855/2025, affronta il caso di un licenziamento collettivo mascherato da chiusure di singoli punti vendita. La Corte ha stabilito che una notifica tardiva del ricorso in opposizione non ne determina l’improcedibilità, a differenza dell’omessa notifica. Viene inoltre confermato che per identificare un centro unico di imputazione tra diverse società formalmente distinte, è necessario un accertamento di fatto che consideri l’unicità della struttura organizzativa, l’integrazione delle attività e l’uso promiscuo dei dipendenti, superando lo schermo societario. La Corte ha rigettato il ricorso principale dell’azienda e dichiarato inammissibile il ricorso incidentale di un’altra società del gruppo perché tardivo.
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