Una lavoratrice del settore sanitario, trasferita dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale, ha richiesto un inquadramento in una fascia economica superiore basandosi sull'intera anzianità di servizio maturata. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, stabilendo che nell'inquadramento del lavoratore trasferito prevale la salvaguardia del trattamento economico già percepito (il cosiddetto 'maturato economico'), anche tramite un assegno 'ad personam', piuttosto che il riconoscimento automatico dell'anzianità pregressa ai fini della progressione di carriera nel nuovo ente. L'anzianità di servizio viene comunque riconosciuta per altri fini, come quelli previdenziali e giuridici.
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