Una società finanziata ha citato in giudizio il proprio istituto di credito, sostenendo che il tasso di interesse di mora applicato al loro contratto del 2009 fosse usurario. La Corte di Cassazione, pur correggendo l'errore di diritto della corte d'appello e affermando che la disciplina anti-usura si applica anche agli interessi moratori, ha respinto il ricorso. Applicando la corretta formula di calcolo per il periodo in questione, la Corte ha stabilito che il tasso pattuito del 9,40% era inferiore alla soglia legale di usura, calcolata all'11,235%. Il punto chiave della decisione è la chiara metodologia per verificare l'usura sugli interessi moratori per i contratti più datati.
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