Un automobilista ha subito ingenti danni alla propria auto a causa dell'allagamento di un'autorimessa interrata, gestita da una società specializzata, in seguito all'esondazione di un fiume. Sia il Tribunale che la Corte d'Appello hanno riconosciuto la responsabilità del custode (la società di gestione) per i danni, condannandola al risarcimento. La compagnia assicurativa della società ha fatto ricorso in Cassazione, sostenendo che l'evento fosse un caso fortuito e che la motivazione della sentenza d'appello fosse apparente. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la condanna e ribadendo i principi sulla responsabilità del custode ex art. 2051 c.c., chiarendo che la prevedibilità dell'evento esclude il caso fortuito e fonda la responsabilità oggettiva.
Continua »