Un dipendente pubblico si vede negare una progressione economica, nonostante il superamento di una selezione, a causa di presunte irregolarità amministrative. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, non decide il caso ma lo rinvia a una pubblica udienza per la particolare importanza delle questioni sollevate. Il focus è sulla validità delle procedure selettive in assenza di una formale copertura finanziaria nel pubblico impiego, dell'impegno di spesa e del visto di regolarità contabile, temi cruciali per il rapporto tra diritti dei lavoratori e vincoli di bilancio della Pubblica Amministrazione.
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