La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 9361/2024, ha chiarito i criteri per l'interpretazione degli accordi collettivi aziendali in materia di ticket restaurant. Nel caso esaminato, alcuni dipendenti chiedevano il pagamento dei buoni pasto anche per i giorni di ferie e festività, equiparandoli alla precedente indennità di mensa. La Suprema Corte ha ribaltato le decisioni di merito, stabilendo che se un accordo aziendale sostituisce integralmente un beneficio (indennità di mensa) con un altro (ticket restaurant), legando quest'ultimo alla "effettiva prestazione", decadono le precedenti equiparazioni previste dal CCNL per ferie e festività. La corretta interpretazione degli accordi collettivi non può essere meramente letterale o frammentaria, ma deve essere sistematica, considerando la volontà delle parti e il loro comportamento successivo.
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