La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 24131/2024, ha chiarito un punto fondamentale sul risarcimento per occupazione illegittima da parte della Pubblica Amministrazione. La Corte ha stabilito che la data per la valutazione del danno non è quella dell'ultima domanda giudiziale, ma quella della prima richiesta di risarcimento per equivalente, momento in cui il proprietario rinuncia implicitamente alla proprietà del bene. Nel caso specifico, un Comune aveva occupato dei terreni per un piano di edilizia senza mai completare l'esproprio, dando il via a un contenzioso durato decenni. La Cassazione ha cassato la sentenza d'appello che aveva erroneamente fissato una data di valutazione successiva, rinviando il caso per una nuova quantificazione del danno basata sul corretto principio.
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