La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 29840/2025, ha ribadito un principio fondamentale in materia di diritto del lavoro: i contributi previdenziali devono essere calcolati sulla base del minimale contributivo stabilito dai contratti collettivi nazionali, e non sulla retribuzione effettivamente inferiore corrisposta al lavoratore. Nel caso specifico, un ente previdenziale aveva contestato a una società cooperativa l'omissione di contributi, poiché questa aveva versato somme basate su stipendi più bassi di quelli previsti dal CCNL di settore. La Suprema Corte ha accolto il ricorso dell'ente, affermando che l'obbligazione contributiva ha natura pubblicistica e non è derogabile da accordi individuali, garantendo così la sostenibilità del sistema previdenziale.
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