La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 87/2024, ha stabilito un principio cruciale in materia di licenziamento illegittimo per giustificato motivo oggettivo. Il caso riguardava una socia lavoratrice di una cooperativa licenziata per una presunta riorganizzazione aziendale. I giudici di merito, pur riconoscendo l'insussistenza del motivo, avevano concesso solo una tutela risarcitoria. La Cassazione ha accolto il ricorso della lavoratrice, cassando la sentenza e rinviando il caso alla Corte d'Appello. Il punto chiave è che, a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, la semplice insussistenza del fatto posto a base del licenziamento è sufficiente per ordinare il reintegro nel posto di lavoro, senza che tale insussistenza debba essere 'manifesta'.
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