La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31288/2024, ha confermato la condanna di un venditore professionista per la vendita di un cucciolo affetto da gravi malformazioni genetiche non evidenti al momento dell'acquisto. La sentenza ribadisce che la garanzia vendita animali copre i vizi occulti e che l'acquirente, qualificato come consumatore, ha il diritto di scegliere tra la riduzione del prezzo e la risoluzione del contratto. La Corte ha distinto tra vizi palesi (come l'assenza di coda), per i quali la garanzia non opera, e vizi occulti (patologie vertebrali), che obbligano il venditore al risarcimento e alla riduzione del prezzo, sottolineando la maggiore diligenza richiesta al venditore professionale.
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