La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 17371/2024, ha dichiarato inammissibili i ricorsi in un caso di responsabilità professionale di due consulenti. La Corte ha ribadito un principio fondamentale: per ottenere un risarcimento, non basta dimostrare l'errore del professionista, ma è essenziale provare l'esistenza di un danno ingiusto e il nesso di causalità diretto. Poiché le conseguenze fiscali negative erano un esito inevitabile delle operazioni societarie volute dal cliente, non è stato riconosciuto alcun danno risarcibile, rendendo irrilevante la discussione sulla condotta dei consulenti.
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