La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8580/2024, chiarisce gli effetti della trascrizione della domanda di nullità di un contratto di compravendita immobiliare sui diritti dei sub-acquirenti. Il caso riguarda una catena di vendite successive a un primo atto nullo per violazione di una prelazione agraria. La Corte ha stabilito che la trascrizione della domanda giudiziale di nullità, se effettuata entro cinque anni dalla trascrizione dell'atto nullo, rende inopponibili ai vincitori della causa tutti gli acquisti successivi, anche se trascritti prima della domanda stessa. Di conseguenza, i diritti dei sub-acquirenti vengono meno, e la loro pretesa di acquisto per usucapione abbreviata è stata respinta a causa dell'interruzione del possesso da parte dell'azione legale. La sentenza conferma il principio della "prenotazione" degli effetti della sentenza grazie alla trascrizione domanda nullità.
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