La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 16878/2024, ha chiarito la ripartizione delle responsabilità tra l'Ente Previdenziale Nazionale e i fondi pensione integrativi. Nel caso di specie, un gruppo di pensionati di un ex istituto di credito chiedeva l'adeguamento della pensione secondo la cosiddetta 'clausola oro' del vecchio statuto aziendale. La Corte ha stabilito la mancanza di legittimazione passiva INPS per tale richiesta, affermando che l'Ente è responsabile solo per la perequazione della quota base della pensione, mentre l'adeguamento aggiuntivo, più favorevole, resta a carico del fondo pensione complementare. La sentenza impugnata è stata quindi cassata con rinvio.
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