La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 6135/2024, ha stabilito che la riassunzione del processo, a seguito della cancellazione di una società dal registro imprese, è valida anche se l'atto è notificato ai soci 'quali soci della cancellata società'. La Corte ha rigettato il ricorso degli ex soci di una ditta di autotrasporti, condannati a pagare differenze retributive a un ex dipendente. Secondo la Suprema Corte, la cancellazione estingue la società ma trasferisce la legittimazione processuale ai soci, quali successori universali, rendendo sufficiente la loro identificazione in tale veste per la valida prosecuzione del giudizio.
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