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Diritto Commerciale

Eccezione di incompetenza: come formularla nei contratti
Una società italiana ottiene un'ingiunzione di pagamento contro una tedesca presso il foro indicato nel contratto. La società tedesca si oppone sollevando un'eccezione di incompetenza. La Cassazione chiarisce che l'eccezione di incompetenza deve contestare tutti i possibili fori concorrenti, altrimenti è inefficace e la competenza del giudice adito si radica.
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Nulla osta apparecchi: la Cassazione e il diritto UE
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza in esame, ha stabilito un importante principio in materia di giochi leciti. Ha rigettato il ricorso dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, confermando che la richiesta di un 'nulla osta apparecchi' preventivo per la messa in esercizio di congegni da intrattenimento senza vincite in denaro è in contrasto con la normativa dell'Unione Europea. Secondo la Corte, tale requisito costituisce un'ingiustificata restrizione alla libertà di stabilimento e di prestazione di servizi. Tuttavia, la stessa ordinanza chiarisce che, una volta installati, gli apparecchi possono e devono essere soggetti a controlli da parte dello Stato per tutelare i consumatori e prevenire modifiche illegali volte a trasformarli in giochi d'azzardo.
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Modifica unilaterale contratto: la competenza del foro
La Corte di Cassazione ha risolto un conflitto di competenza in un caso di modifica unilaterale contratto tra un'azienda alimentare e un fornitore agricolo. La Corte ha stabilito che la competenza territoriale per giudicare l'illecito amministrativo non è nel luogo dove l'azienda acquirente delibera la modifica, ma nel luogo in cui il fornitore, parte debole del rapporto, riceve la comunicazione della variazione. Questa decisione rafforza la tutela dei fornitori, radicando la giurisdizione presso il loro foro.
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Autorizzazione scommesse: la Cassazione attende la CGUE
Un operatore del settore scommesse è stato multato per aver installato apparecchi di intrattenimento senza la necessaria autorizzazione scommesse. Il caso, giunto in Cassazione, è stato sospeso in attesa di una pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione Europea sulla compatibilità della normativa italiana in materia di licenze con i principi comunitari di libera prestazione dei servizi.
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Licenza scommesse e diritto UE: la Cassazione attende
La Corte di Cassazione ha emesso un'ordinanza interlocutoria sospendendo un procedimento relativo a una sanzione amministrativa per esercizio di attività di scommesse senza la prescritta licenza di pubblica sicurezza. La decisione è stata presa in attesa che la Corte di Giustizia dell'Unione Europea si pronunci su una questione pregiudiziale simile, sollevata dalla giustizia amministrativa siciliana, riguardante la compatibilità della normativa nazionale sulla licenza scommesse con i principi europei di libertà di stabilimento e prestazione di servizi.
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Regolamentazione NCC nautico: limiti e divieti
Una società di trasporto nautico, sanzionata da un comune per violazione di normative locali sulla navigazione, ha contestato le multe ritenendole discriminatorie. La Corte di Cassazione ha rigettato parte del ricorso, stabilendo che un divieto di transito basato su caratteristiche oggettive dell'imbarcazione, come la stazza, si applica a tutti gli operatori indistintamente, senza costituire una discriminazione basata sull'origine dell'autorizzazione. Per le altre sanzioni, il procedimento è stato dichiarato estinto o cessato per ragioni procedurali.
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Rimborso accisa energia: la Cassazione conferma
Una società ha citato in giudizio il proprio fornitore di energia per ottenere il rimborso di un'addizionale provinciale sull'accisa, ritenuta illegittima. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del fornitore, confermando il diritto del cliente finale a richiedere la restituzione delle somme direttamente alla società erogatrice. La decisione si fonda sulla dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma che aveva introdotto il tributo, in quanto contraria al diritto dell'Unione Europea. Questo consolida il principio del diritto al rimborso accisa energia per i consumatori.
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Interpretazione del contratto: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione si pronuncia su un caso di interpretazione del contratto relativo a compensi per lo sviluppo di progetti energetici. La Corte ha confermato la decisione di merito che estendeva l'applicazione di una percentuale di pagamento a tutte le somme incassate dalla cessione dei progetti, e non solo alla tranche iniziale. La sentenza sottolinea l'importanza di un'analisi complessiva delle clausole, del principio di buona fede e del significato di termini come 'pari passu' per determinare la reale volontà delle parti.
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Interessi legali art. 1284: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha ribadito un principio fondamentale in materia di interessi legali art. 1284 c.c. È stato confermato che, in assenza di una specifica richiesta e di una pronuncia del giudice, una condanna generica al pagamento di "interessi legali" si riferisce solo al tasso base e non a quello maggiorato previsto per le transazioni commerciali. La sentenza sottolinea che i cosiddetti "superinteressi" non sono automatici ma devono formare oggetto di una domanda esplicita in giudizio.
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Danni punitivi: via libera alla sentenza straniera
La Corte di Cassazione ha confermato il riconoscimento in Italia di una sentenza californiana che condannava due amministratori al pagamento di 'treble damages' (danni punitivi pari al triplo del danno effettivo) per distrazione di fondi societari. La Corte ha stabilito che i danni punitivi non sono di per sé contrari all'ordine pubblico italiano, a condizione che la loro applicazione sia prevista dalla legge straniera in modo tipico, prevedibile e con limiti quantitativi definiti. Inoltre, ha chiarito che la regolarità delle notifiche e della rappresentanza legale nel processo estero va valutata secondo la legge del luogo (lex fori), respingendo le doglianze sulla violazione del diritto di difesa.
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Contratti esteri e antitrust: la decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione ha stabilito che i principi antitrust italiani e comunitari, in quanto norme di ordine pubblico economico, si applicano anche ai contratti di fideiussione stipulati all'estero (nella Repubblica di San Marino) da consumatori italiani, se tali contratti producono effetti nel mercato italiano. La Suprema Corte ha annullato la decisione della Corte d'Appello che aveva escluso tale applicabilità solo perché i contratti erano stati firmati in uno stato non membro dell'UE, rinviando il caso per un nuovo esame che valuti la potenziale nullità delle clausole anticoncorrenziali.
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Trasferimento d’azienda: prova libera per i terzi
Un lavoratore ha citato in giudizio il suo datore di lavoro per differenze retributive, sostenendo che l'attività aziendale gli era stata trasferita dal padre. Il datore di lavoro ha contestato il trasferimento, appellandosi alla mancanza di un atto scritto. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, stabilendo che l'obbligo della prova scritta per un trasferimento d'azienda vige solo tra le parti contraenti. I terzi, come i dipendenti, possono invece dimostrare l'avvenuto trasferimento con qualsiasi mezzo di prova, incluse le testimonianze.
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Riabilitazione protesto: come ottenerla in Tribunale
Il Tribunale di Milano ha concesso la riabilitazione protesto a un debitore che aveva pagato il debito relativo a un assegno e non aveva subito altri protesti per oltre un anno. La decisione sottolinea l'importanza di soddisfare i requisiti dell'art. 17, L. 108/1996 per la cancellazione dal Registro Informatico Protesti.
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Misure cautelari CNC: nuova emissione post-scadenza
Un'impresa in Composizione Negoziata della Crisi (CNC) ha ottenuto dal Tribunale di Milano nuove misure cautelari per sospendere i pagamenti verso l'ente fiscale. La decisione chiarisce che è possibile emettere tali provvedimenti specifici anche dopo la scadenza del termine massimo di 240 giorni previsto per le misure protettive generalizzate, qualora siano strumentali al buon esito delle trattative in corso. La concessione si è basata sulla sussistenza del fumus boni iuris e del periculum in mora.
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Socio Accomandante: Quando risponde illimitatamente?
Un'ordinanza del Tribunale di Milano analizza la responsabilità del socio accomandante. Il caso riguarda la revoca di un sequestro conservativo concesso contro un socio accomandante, accusato di ingerenza nella gestione societaria. Il Tribunale ha revocato la misura cautelare, ritenendo le prove insufficienti per dimostrare un'effettiva attività di gestione autonoma che potesse giustificare il superamento della responsabilità limitata alla quota conferita.
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Domanda di concordato: dove presentarla se c’è fallimento
Una società, già soggetta a un'istanza di fallimento presso un tribunale, ha presentato una successiva domanda di concordato preventivo in un foro diverso. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della società contro la dichiarazione di fallimento, stabilendo che la domanda di concordato deve essere obbligatoriamente presentata dinanzi allo stesso giudice presso cui pende la procedura prefallimentare, al fine di garantire l'unità e la celerità del procedimento.
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Rimborso accise energia: la Cassazione conferma
Un'azienda tessile ha ottenuto il rimborso delle accise sull'energia elettrica versate a una società di factoring. La Cassazione, basandosi su una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la norma sull'addizionale provinciale, ha confermato il diritto alla restituzione. La Corte ha stabilito che il consumatore finale può agire direttamente contro il fornitore per recuperare l'imposta non dovuta, poiché la declaratoria di incostituzionalità elimina retroattivamente la causa del pagamento.
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Pegno irregolare e cauzione: Cassazione chiarisce
La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha stabilito che il deposito cauzionale versato in un contratto di locazione costituisce un pegno irregolare. Di conseguenza, il locatore acquisisce la proprietà della somma e la sua successiva ritenzione a compensazione di canoni non pagati non è un pagamento anomalo revocabile in caso di fallimento del conduttore. La Corte ha quindi rigettato il ricorso del fallimento, confermando la decisione della Corte d'Appello e consolidando un principio fondamentale in materia di garanzie locatizie.
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Adempimento del contratto: cosa succede se è tardivo?
Un ex socio otteneva un trasferimento immobiliare forzato dopo un ritardo. Successivamente, ha citato in giudizio la controparte per danni, sostenendo che la sua rinuncia agli utili societari era diventata invalida a causa del ritardato adempimento del contratto. La Corte di Cassazione ha respinto questa tesi, affermando che, avendo imposto l'esecuzione del contratto, ne aveva confermato la validità e la sua rinuncia rimaneva vincolante. Eventuali danni sono limitati al solo ritardo e non alla perdita della controprestazione.
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Interdittiva antimafia: non limita la libertà personale
Una società di servizi, colpita da un'interdittiva antimafia, ha presentato ricorso in Cassazione sostenendo che tale misura ledesse la libertà personale. Le Sezioni Unite hanno dichiarato il ricorso inammissibile, specificando che l'interdittiva antimafia incide sulla libertà di iniziativa economica (art. 41 Cost.) e non sulla libertà personale (art. 13 Cost.), la cui tutela è riservata a misure che implicano coercizione fisica. La competenza a decidere su tali provvedimenti spetta quindi al giudice amministrativo.
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