La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 15613/2024, ha stabilito la legittimità del cosiddetto "metodo di trasformazione" per la determinazione del valore aree fabbricabili ai fini IMU. Il caso riguardava l'impugnazione di un avviso di accertamento con cui un Comune aveva calcolato l'imposta basandosi su tale metodo. Le commissioni tributarie di merito avevano annullato l'atto, ritenendo il metodo non conforme alla legge. La Suprema Corte ha ribaltato la decisione, affermando che il metodo di trasformazione, basato sulla differenza tra il valore dell'edificato e i costi di costruzione, è uno strumento valido per stimare il valore venale in comune commercio, purché applicato correttamente. La Corte ha quindi cassato la sentenza e rinviato il caso al giudice di merito per un nuovo esame.
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