La Corte di Cassazione affronta il tema dell’inclusione delle royalties nel valore in dogana. Una società importatrice pagava corrispettivi per l’uso di un marchio a una terza entità. L’Agenzia delle Dogane sosteneva che tali royalties dovessero aumentare la base imponibile per i dazi. La Cassazione, riformando le decisioni precedenti, ha stabilito che, secondo il nuovo Codice Doganale dell’Unione, è sufficiente un potere di ‘orientamento’ del licenziante sulla produzione, anche indiretto, per considerare le royalties una ‘condizione di vendita’. Di conseguenza, ha rinviato il caso per una nuova valutazione basata su questi più ampi principi.
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