La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per inottemperanza a un ordine di espulsione, stabilendo che il giudice di merito deve sempre valutare se il tempo concesso all'individuo, specie se appena scarcerato, sia sufficiente per organizzare la partenza. La mancata analisi di questo aspetto costituisce un vizio di motivazione e può integrare un giustificato motivo di inottemperanza. Nel caso di specie, 22 giorni non sono stati automaticamente considerati sufficienti, richiedendo una nuova valutazione.
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