La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 22470/2024, ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per il reato di cui all'art. 644 c.p. La Corte ha ribadito che il suo ruolo non è quello di riesaminare i fatti o l'attendibilità delle prove, ma di verificare la correttezza giuridica e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. Poiché il ricorso si limitava a proporre una diversa ricostruzione dei fatti, già valutata nei gradi di merito, è stato respinto, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.
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