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Diritto di Famiglia

Legge straniera applicabile e regime patrimoniale
La Corte di Cassazione chiarisce come determinare la legge straniera applicabile al regime patrimoniale di coniugi con diverse nazionalità e residenza all'estero. In un caso riguardante un acquisto immobiliare in Italia, la Corte ha applicato la legge dello Stato della Virginia (USA), luogo di prevalente vita matrimoniale, escludendo il regime di comunione legale dei beni poiché non previsto da tale ordinamento per gli acquisti in costanza di matrimonio, ma solo in sede di divorzio.
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Giudizio di rinvio: limiti e nuove prove in appello
In una complessa causa di divisione ereditaria, la Corte d'Appello, in sede di giudizio di rinvio, rigetta l'appello degli eredi. La sentenza chiarisce che il giudizio di rinvio è un procedimento chiuso, limitato ai soli punti annullati dalla Cassazione, e non consente la proposizione di nuove domande o eccezioni. Le nuove prove documentali, pur ammissibili, non sono state ritenute idonee a modificare la decisione, confermando così la sentenza di primo grado.
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Collazione ereditaria: l’obbligo di restituzione
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17198/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di collazione ereditaria. Quando il valore di un bene donato a un erede legittimario supera la sua quota ereditaria, egli è tenuto a restituire l'eccedenza in denaro alla massa ereditaria. Questa restituzione è un effetto legale automatico della collazione e non richiede una separata azione di riduzione. La decisione mira a garantire l'uguaglianza tra i coeredi e a rispettare la volontà del testatore, consentendo agli altri eredi di prelevare beni di pari valore prima della divisione finale.
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Lavoro tra conviventi: quando spetta la retribuzione?
La titolare di un'azienda agricola si è opposta al pagamento di retribuzioni al suo ex partner, sostenendo che il lavoro fosse gratuito a causa della loro relazione. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, confermando il diritto alla retribuzione. La decisione sottolinea che non è possibile contestare in Cassazione la valutazione dei fatti e delle prove operata dai giudici di merito, specialmente in un caso di lavoro tra conviventi dove esistevano contratti documentati.
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Donazione indiretta: cosa accade se si paga solo una parte?
In una disputa ereditaria tra sorelle, la Corte di Cassazione ha affrontato il tema della donazione indiretta. Una sorella sosteneva che il contributo economico della madre per l'acquisto di un suo immobile costituisse una donazione indiretta di una quota del bene. La Corte ha stabilito che quando un donante paga solo una parte del prezzo, si configura una donazione indiretta del denaro e non dell'immobile. Di conseguenza, in sede di collazione ereditaria, si deve considerare il valore del denaro donato e non la quota di valore dell'immobile. La sentenza è stata cassata con rinvio per una nuova valutazione.
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Fondo patrimoniale e debiti d’impresa: la Cassazione
Un imprenditore contesta un'ipoteca iscritta su beni inseriti in un fondo patrimoniale a garanzia di un debito aziendale. A seguito di decisioni contrastanti nei gradi di merito, la Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, rileva un conflitto nella propria giurisprudenza sull'onere della prova. La questione cruciale, relativa alla pignorabilità del fondo patrimoniale, è stata rinviata a una pubblica udienza per una decisione definitiva.
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Onere della prova mutuo: la motivazione contraddittoria
La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza d'appello che condannava una ex nuora a restituire una somma di denaro, asseritamente ricevuta a titolo di mutuo dal suocero per l'acquisto di un'auto. La Corte ha ritenuto la motivazione della sentenza d'appello illogica e contraddittoria, in quanto aveva ritenuto provato il mutuo per un veicolo ma non per un secondo, basandosi sulle medesime testimonianze. Questo caso ribadisce il rigoroso onere della prova mutuo a carico di chi chiede la restituzione.
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Amministrazione di sostegno e procura: quale prevale?
Un amministratore di sostegno, figlio della beneficiaria, si vede respingere i rendiconti per prelievi ingiustificati. Invoca una precedente procura a suo favore, ma la Cassazione rigetta il ricorso. La nomina in amministrazione di sostegno, afferma la Corte, supera e sostituisce la procura volontaria, imponendo i limiti e le autorizzazioni del giudice tutelare.
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Accettazione eredità: termine fissato dal Giudice
Un soggetto interessato ha chiesto al Tribunale di fissare un termine per l'accettazione eredità da parte di un chiamato. Il Giudice, ai sensi dell'art. 481 c.c., ha concesso un termine definitivo, avvisando che la mancata dichiarazione entro tale data comporterà la perdita del diritto di accettare.
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Eredità transnazionale: la scissione e i debiti
In un complesso caso di eredità transnazionale di un cittadino britannico con beni mobili nel Regno Unito e immobili in Italia, la Corte di Cassazione interviene nuovamente. La Corte accoglie parzialmente i ricorsi, cassando la sentenza d'appello. Afferma che il giudice di merito ha errato nel negare l'istruttoria per provare la capienza del patrimonio mobiliare per un legato e ha commesso un errore nella doppia imputazione di alcuni debiti. Il caso viene rinviato per un nuovo esame su questi punti specifici e sulla cancellazione di una trascrizione.
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Danno endofamiliare: risarcimento e prova presuntiva
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 24719/2025, si è pronunciata su un caso di danno endofamiliare richiesto da un figlio nei confronti del padre assente. Ribaltando la decisione della Corte d'Appello, ha stabilito che il danno derivante dalla violazione dei doveri genitoriali, pur non essendo 'in re ipsa', può essere provato tramite presunzioni. La prolungata e consapevole assenza di un genitore è un fatto notorio sufficiente a far presumere un'alterazione pregiudizievole nella vita del figlio, semplificando così l'onere della prova per la vittima.
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Assegno divorzile: indagini fiscali sull’ex coniuge
Una donna ricorre contro la drastica riduzione del suo assegno divorzile. La Corte di Cassazione accoglie il ricorso, stabilendo che il giudice di merito ha errato nel non disporre indagini fiscali sul reddito dell'ex marito, a fronte di prove che ne indicavano una palese sottostima. La Corte ha inoltre censurato la valutazione approssimativa del patrimonio di entrambi i coniugi. Viene invece respinta la richiesta della componente compensativa dell'assegno, poiché la mancata contribuzione della donna alla vita familiare, seppur dovuta a motivi di salute, non ne fa sorgere il diritto. La causa è stata rinviata per un nuovo e più accurato esame economico.
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Indipendenza economica figlio e casa coniugale
La Corte di Cassazione ha confermato la revoca dell'assegnazione della casa coniugale al padre, poiché il figlio maggiorenne convivente è stato ritenuto economicamente indipendente dopo aver avviato una propria attività imprenditoriale. La sentenza sottolinea che l'ingresso nel mondo del lavoro è il fattore decisivo per l'indipendenza economica del figlio, a prescindere dal successo dell'attività, facendo venir meno il presupposto per il mantenimento del diritto all'abitazione.
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Ricorso inammissibile e motivi nuovi in Cassazione
La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile presentato da un ex coniuge contro la sentenza di scioglimento della comunione dei beni. Il ricorso è stato respinto perché basato su motivi sollevati per la prima volta in Cassazione, come la presunta nullità di un accordo transattivo, e su critiche generiche alla Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU) sul valore degli immobili. La Corte ha ribadito che non è possibile introdurre nuove questioni in sede di legittimità e che le contestazioni devono essere specifiche e tempestive.
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Scioglimento comunione ereditaria: la guida completa
Il Tribunale di Monza si è pronunciato sullo scioglimento di una comunione ereditaria complessa, caratterizzata da un'accettazione tacita dell'eredità e da prelievi di somme effettuati da alcuni eredi prima della divisione. La sentenza stabilisce i criteri per la ricostruzione dell'asse ereditario e la corretta imputazione degli acconti, disponendo la divisione dei beni mobili residui e compensando le spese legali tra le parti.
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Iscrizione anagrafica straniero senza permesso
Un cittadino extracomunitario, convivente con una cittadina italiana, ha richiesto tramite un provvedimento d'urgenza (ex art. 700 c.p.c.) l'iscrizione anagrafica per registrare il contratto di convivenza, nonostante fosse privo di permesso di soggiorno. Il Tribunale di Monza ha rigettato il ricorso, non entrando nel merito del diritto all'iscrizione, ma ritenendo che il richiedente non avesse adeguatamente provato l'esistenza di un pregiudizio imminente e irreparabile ('periculum in mora'). Secondo il Giudice, il pericolo di espulsione era stato descritto in termini troppo astratti e non concreti, requisito fondamentale per la concessione della tutela cautelare richiesta.
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Donazione indiretta: prova e oneri nella successione
Una vedova sosteneva che l'appartamento assegnato al figliastro da una cooperativa costituisse una donazione indiretta da parte del marito defunto. La Cassazione ha respinto il ricorso, riaffermando che l'onere della prova grava su chi fa valere la donazione. È stato ritenuto insufficiente dimostrare la mera sostituzione del figlio al padre nella qualità di socio senza provare che il padre avesse effettivamente sostenuto tutti i costi per l'acquisto del bene con spirito di liberalità.
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Padre biologico: nullo il processo senza notifica
La Corte di Cassazione ha annullato una dichiarazione di adottabilità di una minore, stabilendo la nullità dell'intero procedimento. La motivazione risiede nella mancata notifica al padre biologico, la cui identità era nota alle autorità. Questa omissione ha violato il suo fondamentale diritto di difesa e di partecipare a un procedimento che avrebbe potuto estinguere definitivamente il suo status genitoriale. La Corte ha ribadito che l'obbligo di informare il padre biologico è un dovere d'ufficio del tribunale, essenziale per garantire l'integrità del contraddittorio.
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Assegno divorzile e legge inglese: i limiti della Cassazione
In un caso di divorzio internazionale, la Corte di Cassazione conferma la decisione di merito che ha applicato la legge inglese per determinare l'assegno divorzile. Il ricorso dell'ex marito, che contestava la valutazione economica delle prove, è stato respinto. La Corte ha ribadito che il giudizio di legittimità non può riesaminare i fatti, ma solo verificare la corretta applicazione delle norme, anche quando la disciplina processuale italiana si combina con il diritto sostanziale straniero.
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Termine a comparire: Cassazione annulla la sentenza
Un uomo, dichiarato padre di una minore in primo grado e in appello, ha fatto ricorso in Cassazione lamentando vizi di notifica. La Suprema Corte ha respinto il motivo relativo alla presunta firma falsa sull'avviso di ricevimento, ma ha accolto quello sulla violazione del termine a comparire minimo di 90 giorni. Di conseguenza, ha annullato la sentenza impugnata, statuendo che il mancato rispetto di tale termine rende nullo il procedimento, e ha rinviato la causa alla Corte d'Appello per un nuovo esame.
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