Un fratello cita in giudizio le sorelle per revocare la donazione di quote societarie. Le sorelle si difendono sostenendo che l'atto fosse parte di un accordo familiare più ampio, volto a riequilibrare precedenti donazioni ricevute dal fratello da parte dei genitori. La Corte d'Appello aveva dichiarato nullo sia l'accordo che la donazione, qualificandoli come patto successorio vietato. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 722/2024, ha annullato tale decisione, distinguendo nettamente tra un accordo compensativo per donazioni passate, che è lecito, e un vero e proprio patto successorio, che dispone di una successione non ancora aperta.
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