Un cittadino extracomunitario, convivente con una cittadina italiana, ha richiesto tramite un provvedimento d'urgenza (ex art. 700 c.p.c.) l'iscrizione anagrafica per registrare il contratto di convivenza, nonostante fosse privo di permesso di soggiorno. Il Tribunale di Monza ha rigettato il ricorso, non entrando nel merito del diritto all'iscrizione, ma ritenendo che il richiedente non avesse adeguatamente provato l'esistenza di un pregiudizio imminente e irreparabile ('periculum in mora'). Secondo il Giudice, il pericolo di espulsione era stato descritto in termini troppo astratti e non concreti, requisito fondamentale per la concessione della tutela cautelare richiesta.
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