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Diritto del Lavoro

Udienza cartolare: note ambigue? Stop alla decisione
La Corte di Cassazione ha stabilito che, nell'ambito dell'udienza cartolare, se le note scritte depositate dalle parti sono ambigue e non esprimono chiaramente la volontà di proseguire il giudizio, il giudice non può decidere la causa nel merito. Deve invece chiedere chiarimenti, fissando una nuova udienza. Procedere comunque costituisce un vizio di nullità che invalida la sentenza, poiché lede il diritto al contraddittorio.
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Fondo Garanzia TFR: no pagamento se il lavoro continua
La Corte di Cassazione ha stabilito che il Fondo Garanzia TFR non interviene per pagare il trattamento di fine rapporto maturato con un'azienda cedente, se quest'ultima diventa insolvente ma il rapporto di lavoro del dipendente prosegue senza interruzioni con la nuova società acquirente. Il diritto al TFR, e la conseguente tutela del Fondo, scattano solo al momento della cessazione definitiva del rapporto di lavoro, e l'obbligato principale è il datore di lavoro in quel momento.
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Iscrizione gestione separata: quando è obbligatoria?
La Cassazione conferma che per l'obbligo di iscrizione gestione separata è cruciale l'esercizio abituale dell'attività. Un reddito sotto i 5.000 euro e la mancanza di prove sulla continuità escludono l'obbligo per una professionista, anche se iscritta all'albo.
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Ricorso per revocazione: inammissibile se confuso
La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso per revocazione presentato da un lavoratore contro l'Ente Previdenziale. La decisione si fonda sul fatto che il ricorso era confuso e non contestava una delle due autonome ragioni (doppia ratio decidendi) su cui si basava la precedente ordinanza di inammissibilità, rendendo l'impugnazione inefficace.
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Liquidazione compenso avvocato: quando si conclude?
Un avvocato ha impugnato la liquidazione dei suoi onorari per l'assistenza in una procedura prefallimentare. Il Tribunale aveva applicato una tariffa superata, ritenendo l'attività conclusa prima dell'entrata in vigore della nuova. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che l'attività professionale in tale fase si conclude solo con la sentenza di fallimento. Di conseguenza, la corretta liquidazione compenso avvocato deve basarsi sulla tariffa vigente a quella data.
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Errore di fatto: quando il ricorso è inammissibile
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso per revocazione basato su un presunto errore di fatto. La decisione si fonda sul principio che, se l'ordinanza originale era stata dichiarata inammissibile per motivi procedurali (censure esposte in modo confuso), l'eventuale errore di fatto sui meriti della causa diventa non decisivo. Il ricorrente non aveva contestato la statuizione di inammissibilità procedurale, rendendo il suo tentativo di revocazione infondato.
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Fondo di Garanzia INPS: No alla doppia ritenuta sul TFR
Un lavoratore, dopo l'insolvenza del datore di lavoro, ha richiesto al Fondo di Garanzia INPS il pagamento del TFR basandosi su un'ingiunzione per un importo già al netto delle imposte. L'istituto ha erroneamente trattato tale somma come lorda, applicando una seconda trattenuta fiscale. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso dell'ente, stabilendo che è illegittima la doppia imposizione. Quando la richiesta riguarda un importo netto, l'istituto deve effettuare una 'conversione al lordo' per i suoi adempimenti fiscali, ma deve liquidare al lavoratore l'esatta somma netta spettante.
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Prescrizione pensione: l’eccezione ambigua è inefficace
Un pensionato ha richiesto la rivalutazione dei contributi. L'ente previdenziale si è opposto eccependo la prescrizione pensione in modo ambiguo. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'ente, stabilendo che un'eccezione di prescrizione deve essere chiara, tempestiva e specifica. L'ambiguità tra la prescrizione del diritto alla rivalutazione e quella dei singoli ratei ha reso l'eccezione inefficace, confermando il diritto del pensionato alla ricostituzione della pensione.
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Conciliazione sindacale e lavoro: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione ha confermato la validità di una conciliazione sindacale con cui due lavoratrici avevano rinunciato a rivendicazioni passate. La Corte ha respinto il loro ricorso, che mirava a far riconoscere la natura subordinata del rapporto di lavoro successivo e a ottenere un trattamento economico superiore, ritenendo inammissibile una rivalutazione dei fatti in sede di legittimità.
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Definizione agevolata: estinzione del giudizio
Un'impresa si opponeva a una cartella di pagamento dell'ente previdenziale. Dopo una sentenza d'appello parzialmente favorevole, l'impresa ha aderito alla definizione agevolata, pagando il dovuto e rinunciando al giudizio. La Corte di Cassazione ha quindi dichiarato estinto il processo per cessata materia del contendere, confermando che l'adesione a tale procedura implica la rinuncia automatica a qualsiasi contenzioso pendente.
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Fondo Garanzia TFR: no alla doppia tassazione INPS
La Corte di Cassazione ha stabilito che l'INPS, in qualità di gestore del Fondo Garanzia TFR, non può applicare una seconda ritenuta fiscale su una somma già determinata al netto in un decreto ingiuntivo. L'ente deve invece calcolare il lordo corrispondente (procedimento di 'gross-up') per versare al lavoratore la somma netta corretta, evitando così una illegittima doppia imposizione. Il ricorso dell'Istituto è stato quindi rigettato.
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Fondo di Garanzia TFR: quando non interviene?
Un lavoratore ha chiesto l'intervento del Fondo di Garanzia TFR per il TFR maturato con un'azienda fallita, il cui ramo d'azienda era stato ceduto a una nuova società. La Cassazione ha negato l'intervento del Fondo, poiché il rapporto di lavoro è proseguito senza interruzioni con la nuova azienda ai sensi dell'art. 2112 c.c., rendendo il credito per TFR non ancora esigibile.
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Appalto di servizi di trasporto: responsabilità solidale
Una società committente è stata ritenuta solidalmente responsabile per i contributi non versati da un'impresa di trasporti. La Cassazione ha confermato che il rapporto era un appalto di servizi di trasporto, e non un semplice contratto di trasporto, a causa della continuità, sistematicità e organizzazione del servizio, giustificando così l'applicazione della responsabilità solidale.
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Rinunzia al ricorso: quando si estingue il processo
Una struttura sanitaria, dopo aver presentato un ricorso per revocazione di una precedente ordinanza in materia di diritto alla mensa per i propri dipendenti, ha deciso di porre fine al contenzioso. L'azienda ha depositato una formale rinunzia al ricorso, che è stata accettata dalle controparti. La Corte di Cassazione, preso atto dell'accordo, ha dichiarato l'estinzione del processo ai sensi del codice di procedura civile, senza pronunciarsi sul merito della questione né sulle spese legali.
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Notifica PEC nulla: la Cassazione ordina la rinnovazione
La Corte di Cassazione ha emesso un'ordinanza interlocutoria in un caso di diritto del lavoro, evidenziando un vizio di procedura. Un'azienda aveva notificato il ricorso per cassazione a un'ex dipendente utilizzando indirizzi PEC presi dal registro INI-PEC, senza verificare la loro corrispondenza con il registro ufficiale Reginde. A causa di questa notifica PEC nulla e della mancata costituzione della controparte, la Corte ha ordinato la rinnovazione della notifica, sospendendo il giudizio sul merito della causa (relativa a un licenziamento disciplinare).
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Decadenza Fondo Garanzia: quando scade il termine?
Una lavoratrice ha perso il diritto a ricevere le ultime tre mensilità dal Fondo di Garanzia INPS perché ha avviato la causa oltre il termine di un anno. La Corte di Cassazione ha confermato la decadenza, chiarendo che il termine annuale per l'azione giudiziaria decorre dalla scadenza dei 90 giorni previsti per la decisione sul ricorso amministrativo, e non da altri termini. Il caso sottolinea l'importanza di rispettare le scadenze procedurali per la tutela dei propri diritti.
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Titolo esecutivo originale: non serve per il fondo TFR
La Corte di Cassazione ha stabilito che un lavoratore non è obbligato a presentare il titolo esecutivo originale per ottenere il pagamento del TFR dal fondo di garanzia dell'ente previdenziale. Una copia del documento è sufficiente, a meno che l'ente non contesti formalmente e specificamente la sua conformità all'originale. La semplice richiesta di produrre l'originale non è considerata una contestazione valida, confermando così il diritto del lavoratore alla prestazione.
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Fondo di Garanzia TFR: paga senza previa escussione
La Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di trasferimento d'azienda seguito dal fallimento del nuovo datore di lavoro, il Fondo di Garanzia TFR gestito dall'ente previdenziale deve pagare l'intero TFR al lavoratore. Questo include anche la quota maturata con il precedente datore di lavoro (cedente), senza che il lavoratore debba prima tentare di recuperare il credito da quest'ultimo. L'obbligazione del Fondo è autonoma e non subordinata al beneficio di escussione.
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Estinzione del giudizio: rinuncia al ricorso
Un lavoratore aveva presentato ricorso in Cassazione contro l'INPS per il mancato pagamento di alcune mensilità da parte del Fondo di Garanzia. La Corte d'Appello aveva respinto la sua domanda per decadenza. Prima della decisione della Cassazione, il lavoratore ha rinunciato al ricorso. La Corte ha quindi dichiarato l'estinzione del giudizio, rendendo definitiva la decisione d'appello sfavorevole al lavoratore.
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Fondo Garanzia TFR: l’INPS può opporsi al pagamento
Una lavoratrice di un'azienda fallita ha richiesto il pagamento del TFR al Fondo di Garanzia INPS. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell'INPS, stabilendo che l'istituto può rifiutare il pagamento se dimostra che il rapporto di lavoro non è cessato, ma è proseguito con una nuova società a seguito di una cessione d'azienda. La Corte ha sottolineato che il diritto alla prestazione del Fondo è autonomo e richiede come presupposto l'effettiva cessazione del rapporto di lavoro.
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