La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 16458/2024, ha ribadito un principio consolidato in materia di buoni postali fruttiferi cointestati con clausola di 'pari facoltà di rimborso'. In caso di decesso di uno dei cointestatari, il superstite ha il diritto di ottenere il rimborso dell'intera somma, senza necessità della quietanza congiunta degli eredi del defunto. La Corte ha respinto il ricorso di una società di servizi finanziari, condannandola anche per lite temeraria, sottolineando la netta differenza tra i buoni postali, pagabili 'a vista', e i libretti di risparmio, per i quali si applica una disciplina diversa e più restrittiva.
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