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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Rigettato ricorso per sequestro conservativo in sede di appello

La sentenza ribadisce l’importanza dell’adempimento degli obblighi contrattuali, in particolare in presenza di una condizione risolutiva. Viene inoltre ribadita l’autonomia contrattuale delle parti nella scelta della forma di garanzia, ammettendo la fideiussione in luogo della caparra confirmatoria.

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Risoluzione del contratto di locazione

La sentenza chiarisce che la risoluzione di diritto di un contratto, anche in presenza di un’apposita clausola, si produce solo con la comunicazione all’altra parte dell’intenzione di avvalersene. Il semplice ritardo nel pagamento di un canone, peraltro successivamente saldato, non configura un inadempimento tale da giustificare la risoluzione, in assenza di una esplicita dichiarazione di risoluzione.

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Risarcimento danni per ritardata assunzione

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui il lavoratore danneggiato da un comportamento illegittimo della pubblica amministrazione ha l’onere di adottare comportamenti attivi per mitigare il danno, ma tali comportamenti non devono essere gravosi o comportare rischi o sacrifici eccessivi. Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto che la docente non fosse tenuta a trasferirsi in altra provincia per ottenere supplenze che le avrebbero consentito di maturare i punteggi necessari per l’assunzione, in quanto ciò avrebbe comportato un sacrificio personale e familiare eccessivo.

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Revoca ingiunzioni rette RSA per prestazioni sanitarie

La sentenza stabilisce che le prestazioni erogate da una RSA a pazienti con patologie psichiatriche, seppur con gradualità diverse, integrano prestazioni sanitarie a rilevanza sociale o sociosanitarie ad elevata integrazione sanitaria, escludendo l’obbligo di contribuzione da parte degli enti locali e riconducendo la spesa a carico del sistema sanitario nazionale.

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Simulazione contratto e penale eccessiva

La sentenza ribadisce i principi della simulazione contrattuale e della riduzione della penale eccessiva per mancato rispetto dei principi di buona fede e correttezza contrattuale.

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Simulazione Assoluta Compravendita Immobiliare

La sentenza conferma i principi giuridici sulla simulazione assoluta nelle compravendite immobiliari, evidenziando l’onere probatorio a carico dell’acquirente di dimostrare l’effettivo pagamento del prezzo in presenza di elementi presuntivi di fittizietà. La mancata prova del pagamento, unitamente ad altri indici (prezzo incongruo, modalità di pagamento anomale, rinuncia all’ipoteca legale), può costituire prova della simulazione.

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Riconoscimento servizio svolto con titolo di studio non valido

L’Amministrazione può effettuare controlli sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli aspiranti anche successivamente all’assunzione, purché tempestivamente. Il servizio prestato sulla base di un titolo di studio non posseduto è considerato servizio di fatto e non di diritto.

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Assegno di mantenimento, dimostrare di aver cercato un lavoro

In materia di separazione dei coniugi, grava sul richiedente l’assegno di mantenimento, ove risulti accertata in fatto la sua capacità di lavorare, l’onere della dimostrazione di essersi inutilmente attivato e proposto sul mercato per reperire un’occupazione retribuita confacente alle proprie attitudini professionali, poiché il riconoscimento dell’assegno a causa della mancanza di adeguati redditi propri, previsto dall’art. 156 c.c., pur essendo espressione del dovere solidaristico di assistenza materiale, non può estendersi fino a comprendere ciò che, secondo il canone dell’ordinaria diligenza, l’istante sia in grado di procurarsi da solo.

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Consegna merce e disconoscimento DDT

La Corte ha stabilito che il disconoscimento formale della sottoscrizione apposta sui documenti di trasporto (DDT) non preclude la possibilità di provare l’avvenuta consegna della merce con altri mezzi, inclusa la prova testimoniale. La parte che ha emesso i DDT, pur non potendo avvalersi degli stessi come prova privilegiata della consegna, ha l’onere di dimostrare tale circostanza con ogni mezzo ammesso dalla legge.

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Responsabilità del progettista per opere difformi e viziate

La sentenza in esame affronta il tema della responsabilità del professionista incaricato della progettazione e direzione lavori di un’opera, nel caso specifico un’autorimessa. Viene ribadito l’obbligo del progettista di operare con diligenza, rispettando le regole dell’arte e garantendo la fruibilità dell’opera finale. Viene altresì ribadita l’importanza dell’onere probatorio in relazione alla prova del danno e del nesso causale. Infine, la sentenza affronta il tema della copertura assicurativa, con particolare riguardo ai limiti ed alle esclusioni.

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Equa riparazione risarcimento irragionevole durata del processo

Il decreto sancisce il diritto al risarcimento del danno per la durata eccessiva di un procedimento giudiziario, in questo caso fallimentare, quantificandolo in base al tempo eccedente la ragionevole durata del processo.

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Compenso amministratore e prescrizione

Il diritto al compenso per l’amministratore di società di persone, se non stabilito diversamente, si presume oneroso. Si applica la prescrizione quinquennale di cui all’art. 2949 c.c., che decorre dalla data di chiusura di ogni singolo esercizio sociale. Il credito per finanziamento soci in società di persone in liquidazione è postergato ex art. 2467, co. 2, c.c.

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Riconoscimento di provvedimento di tutela straniero

La sentenza conferma il principio di riconoscimento dei provvedimenti di volontaria giurisdizione stranieri in Italia, purché non contrari all’ordine pubblico. Il Giudice valuta la compatibilità della normativa straniera con i principi interni sulla tutela degli incapaci.

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Rigetto appello per inquadramento superiore

La prescrizione decennale decorre autonomamente per ogni giorno in cui si protrae la situazione che ha dato origine al diritto. L’onere della prova è a carico del lavoratore. Ai fini dell’inquadramento il giudice deve fare riferimento alle declaratorie contrattuali.

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Licenziamento per giusta causa e potere di rappresentanza

La sentenza affronta il tema del licenziamento per giusta causa, in particolare in relazione all’esercizio del potere di rappresentanza da parte del lavoratore e alla sussistenza di una situazione di emergenza. La Corte, analizzando le prove documentali e testimoniali, rileva come il comportamento del dipendente integri gli estremi della giusta causa, essendosi posto in essere un comportamento esorbitante rispetto alle mansioni assegnate, con grave lesione del vincolo fiduciario.

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Risoluzione del contratto di locazione operativa

Il principio giuridico che emerge dalla sentenza riguarda la risoluzione di diritto di un contratto di locazione operativa in caso di grave inadempimento dell’utilizzatore nel pagamento dei canoni, come previsto dall’art. 1456 del codice civile. Viene inoltre affermato il principio dell’analogia legis per l’applicazione della disciplina generale della locazione, di cui agli artt. 1571 e ss. c.c., al contratto di locazione operativa, in assenza di una normativa specifica. Infine, viene ribadita la natura di clausola penale dell’art. 1382 c.c. e il potere del giudice di ridurne l’ammontare in caso di manifesta eccessività.

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Coppia more uxorio e diritto di abitazione

L’ordinanza chiarisce i diritti di abitazione del convivente more uxorio superstite e l’esercizio della tutela possessoria. Viene affrontato il tema della detenzione qualificata e dell’applicabilità dell’eccezione ‘feci, sed iure feci’ nei giudizi possessori, con particolare riferimento alla Legge n. 76/2016.

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Integrazione documentazione per sovraindebitamento

Il Giudice, in materia di sovraindebitamento, sottolinea la necessità di una completa e trasparente rappresentazione della situazione patrimoniale e finanziaria del debitore. Ciò al fine di valutare la sussistenza dei presupposti per l’accesso alla procedura e la fattibilità del piano di rientro.

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Natura transattiva accordi successivi alla conclusione del contratto

La sentenza ribadisce i principi di onere probatorio nell’opposizione a decreto ingiuntivo, la natura transattiva degli accordi successivi alla conclusione del contratto e la conseguente inammissibilità di eccezioni basate su pretese inadempienze anteriori.

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Responsabilità per tamponamento a catena e cessione del credito

Il Giudice, valutando la dinamica del sinistro e la documentazione fornita dalle parti, stabilisce la responsabilità esclusiva di uno dei conducenti coinvolti in un tamponamento a catena. Inoltre, la sentenza affronta la questione della validità della cessione del credito derivante da sinistro stradale e analizza la legittimazione ad agire del cessionario, distinguendo tra proprietario del veicolo e conducente non proprietario, nonché i presupposti per la liquidazione del danno da fermo tecnico.

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