Un soggetto, condannato per il reato di riciclaggio di un autocarro, ha presentato ricorso in Cassazione contestando la valutazione delle prove. La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ribadendo che non è possibile chiedere una nuova “ricostruzione dei fatti” in sede di legittimità. La decisione della Corte d’Appello, basata su elementi come un telaio alterato e irregolarità nella registrazione del veicolo, è stata ritenuta logica e giuridicamente corretta, confermando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione.
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