LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Archiviazione tenuità del fatto: l’impugnazione
La Corte di Cassazione analizza l'impugnazione di un'ordinanza di archiviazione per tenuità del fatto. Un indagato, già destinatario di un provvedimento simile e con un altro procedimento in corso, ricorre sostenendo il proprio interesse a evitare la qualifica di 'soggetto abituale'. La Corte riconosce l'interesse ad agire, ma dichiara il ricorso inammissibile nel merito, chiarendo che la sanatoria paesaggistica ottenuta tardivamente non estingue il reato edilizio contestato (art. 44 d.P.R. 380/2001), ma solo l'illecito paesaggistico.
Continua »
Ricorso straordinario per errore di fatto: i limiti
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35329/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso straordinario per errore di fatto presentato da un soggetto assolto in via definitiva. L'uomo, dopo l'assoluzione, si era visto negare l'indennizzo per ingiusta detenzione e aveva impugnato tale diniego. La Corte ha stabilito che il ricorso straordinario è un rimedio riservato esclusivamente a chi riveste la qualifica di 'condannato' in via definitiva, status che non appartiene a chi è stato assolto, anche se precedentemente condannato in primo grado.
Continua »
Ingiusta detenzione: niente risarcimento se c’è prescrizione
La Corte di Cassazione ha negato il diritto al risarcimento per ingiusta detenzione a un uomo assolto per alcuni reati ma prosciolto per prescrizione per altri. La Corte ha stabilito che se i reati prescritti erano di per sé sufficienti a giustificare la custodia cautelare, la detenzione non può essere considerata ingiusta, bloccando così la richiesta di equa riparazione.
Continua »
Ne bis in idem: quando non si applica nei reati fiscali
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un imprenditore, indagato per indebita compensazione, che invocava il principio del ne bis in idem. La Corte ha chiarito che tale principio non si applica se i procedimenti penali, sebbene per reati simili, riguardano fatti storici distinti, come diverse operazioni di compensazione a favore di imprese differenti. È stata inoltre confermata la misura interdittiva basata sulla gravità dei fatti e sul concreto pericolo di reiterazione del reato.
Continua »
Sequestro probatorio: l’inammissibilità del ricorso
La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso contro un'ordinanza del Gup che negava la restituzione di documenti sottoposti a sequestro probatorio. La decisione si fonda su un recente orientamento delle Sezioni Unite, secondo cui tali provvedimenti non sono impugnabili, superando la precedente giurisprudenza. Il caso riguardava un 'business plan' sequestrato nell'ambito di un'indagine per traffico di stupefacenti.
Continua »
Omesso versamento ritenute: prova della consegna
La Corte di Cassazione ha annullato una condanna per omesso versamento ritenute, stabilendo un principio chiave: per la sussistenza del reato, non è sufficiente la sola trasmissione telematica delle Certificazioni Uniche all'Agenzia delle Entrate. È indispensabile che l'accusa provi l'effettiva consegna di tali certificazioni ai lavoratori. La Corte ha ritenuto che la presentazione della dichiarazione dei redditi da parte dei dipendenti non costituisca una prova adeguata, in quanto i dati possono essere ottenuti tramite il 'cassetto fiscale'. Di conseguenza, il caso è stato rinviato per un nuovo giudizio che accerti questo specifico elemento.
Continua »
Omessa dichiarazione: calcolo imposta e confisca
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35322/2024, ha confermato la condanna per omessa dichiarazione, stabilendo che il calcolo dell'imposta evasa basato sui dati forniti dall'imputato è legittimo se non vengono allegati ulteriori costi. Viene esclusa la particolare tenuità del fatto quando le soglie di punibilità sono superate in modo significativo. Di conseguenza, la confisca del profitto, pari all'imposta evasa, è confermata.
Continua »
Prescrizione reati tributari: annullata condanna
Un imprenditore, condannato per omessa dichiarazione fiscale, ottiene l'annullamento della sentenza in Cassazione. La Corte ha dichiarato l'estinzione del reato per prescrizione reati tributari, intervenuta prima della sentenza d'appello. I motivi di difesa sulla mancanza di dolo e lo stato di necessità sono stati assorbiti dalla declaratoria di prescrizione.
Continua »
Abitualità reato: quando si applica il 131-bis?
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35320/2024, ha chiarito i limiti di applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.). Il caso riguardava un individuo assolto in appello per aver omesso di comunicare lo stato di detenzione mentre percepiva il reddito di cittadinanza. La Cassazione ha annullato tale decisione, stabilendo che la condizione di 'abitualità reato', che impedisce l'applicazione del beneficio, sussiste quando l'imputato ha commesso in passato almeno due reati della stessa indole, anche se il reato attuale è di natura diversa. Questo comportamento passato dimostra una pericolosità sociale che rende inopportuna la concessione del beneficio.
Continua »
Emissione fatture false: il dolo specifico spiegato
La Cassazione conferma la condanna per emissione fatture false, chiarendo che il dolo specifico sussiste anche senza l'effettiva evasione del terzo. Il caso riguarda un'ingente fattura per operazioni inesistenti. L'appello è dichiarato inammissibile, convalidando la revoca della sospensione condizionale della pena basata su nuove condanne.
Continua »
Raccolta abusiva scommesse: il ruolo non è marginale
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un titolare di un centro scommesse, condannato per raccolta abusiva di scommesse. La Corte ha stabilito che il suo ruolo non era marginale, nonostante fosse detenuto, poiché aveva delegato la gestione illecita a un'altra persona, assicurandone la continuità. La sentenza ribadisce che la responsabilità penale sussiste pienamente quando vi è un contributo causale significativo al reato.
Continua »
Omessa dichiarazione: quando scatta la prescrizione?
Un imprenditore, condannato per omessa dichiarazione IVA, ha presentato ricorso in Cassazione lamentando la mancata declaratoria di prescrizione. La Suprema Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, chiarendo che l'eccezione era manifestamente infondata. Il termine di prescrizione di 10 anni, infatti, non era ancora decorso al momento della sentenza d'appello, poiché il calcolo deve partire dalla scadenza dei 90 giorni successivi al termine ordinario di presentazione della dichiarazione.
Continua »
Concorso in spaccio: la Cassazione chiarisce i ruoli
La Corte di Cassazione si pronuncia su un caso complesso di traffico di stupefacenti, analizzando le diverse posizioni di tre imputati. La sentenza chiarisce i criteri per determinare il concorso in spaccio, rigettando le difese basate su un presunto ruolo marginale. Per una ricorrente, la Corte annulla con rinvio la decisione sulle attenuanti generiche, valorizzando il tempo trascorso dai fatti. Per gli altri due, i ricorsi sono rigettati, confermando le condanne per la detenzione di un ingente quantitativo di droga e per episodi di spaccio continuato.
Continua »
Autorizzazione antisismica: quando è obbligatoria?
La Corte di Cassazione conferma la condanna per lavori edili in zona sismica eseguiti senza la prescritta autorizzazione antisismica. Il ricorso degli imputati, basato su una presunta irrilevanza sismica delle opere, è stato dichiarato inammissibile per manifesta infondatezza, poiché non hanno fornito prova della corrispondenza tra i lavori progettati e quelli effettivamente realizzati. La sentenza ribadisce la necessità di una specifica e preventiva autorizzazione per qualsiasi intervento in area sismica.
Continua »
Droga parlata: Cassazione su intercettazioni e reato
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi di due imputati condannati per reati legati agli stupefacenti. La sentenza ribadisce la validità delle condanne basate sul principio della "droga parlata", ovvero su prove derivanti da intercettazioni anche in assenza di sequestro della sostanza. Inoltre, la Corte ha precisato la distinzione tra la mera connivenza non punibile e il concorso attivo nel reato, che può consistere anche nel fornire suggerimenti sulla qualità dello stupefacente ai compratori.
Continua »
Rinvio a nuovo ruolo: che succede se il giudice è assente?
La Corte di Cassazione, con un'ordinanza interlocutoria, ha disposto il rinvio a nuovo ruolo di una causa a causa dell'imprevisto e improvviso impedimento del giudice relatore. La Corte ha constatato l'impossibilità di una sostituzione immediata e ha rinviato il caso a una data futura, disponendo l'integrazione del collegio giudicante.
Continua »
Esdebitazione: patteggiamento impedisce il perdono?
Un socio illimitatamente responsabile di una società fallita si è visto negare l'esdebitazione a causa di una precedente condanna penale tramite patteggiamento. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha ritenuto la questione di grande importanza giuridica, rinviando il caso a pubblica udienza per decidere se l'estinzione del reato post-patteggiamento equivalga alla riabilitazione richiesta dalla legge fallimentare per concedere il beneficio.
Continua »
Rinvio udienza Cassazione: le regole del processo
Un'ordinanza della Corte di Cassazione illustra il processo di rinvio udienza Cassazione a causa dell'improvviso impedimento del giudice relatore. La Suprema Corte, dopo aver integrato il collegio, ha disposto la posticipazione della causa a una nuova udienza, riservandosi 60 giorni per il deposito del provvedimento. Il caso verteva su un ricorso contro una sentenza di una Corte d'Appello territoriale.
Continua »
Rinvio a nuovo ruolo: impedimento del relatore
La Corte di Cassazione, a causa dell'assenza improvvisa e imprevedibile del giudice relatore, ha disposto il rinvio a nuovo ruolo di una causa tra due cittadini e una compagnia assicurativa. La decisione, di natura puramente procedurale, è stata presa per garantire la corretta composizione del collegio giudicante e la prosecuzione del giudizio in una data futura, previa integrazione del collegio stesso.
Continua »
Rinvio a nuovo ruolo: cosa succede se manca il giudice
La Corte di Cassazione ha disposto il rinvio a nuovo ruolo di una causa a seguito dell'improvviso e imprevedibile impedimento del giudice relatore. L'ordinanza interlocutoria spiega che tale assenza, verificatasi poco prima dell'udienza, non ha consentito la riassegnazione del fascicolo, rendendo necessario posticipare la trattazione per integrare il collegio giudicante. La decisione evidenzia un meccanismo procedurale per gestire imprevisti che garantisce la corretta composizione dell'organo giudicante.
Continua »