La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 877/2025, ha dichiarato inammissibile un ricorso che contestava un eccessivo aumento di pena per reato continuato. La Corte ha ribadito che la determinazione della pena rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale non è tenuto a fornire una motivazione specifica per ogni singolo aumento, specialmente in caso di reati omogenei, a condizione che la decisione non sia arbitraria o illogica e rispetti i limiti di legge.
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