La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso perché l’atto di appello non conteneva un riferimento espresso e specifico alla dichiarazione di domicilio, sebbene questa fosse presente in un altro atto del fascicolo (istanza di gratuito patrocinio). La Suprema Corte, richiamando un recente intervento delle Sezioni Unite, ha ribadito che, per evitare l’inammissibilità, l’atto di impugnazione deve indicare con precisione dove si trova la precedente dichiarazione o elezione di domicilio, per consentirne l’immediata e inequivoca individuazione.
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