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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Definizione agevolata: estinzione del processo
Una società aveva impugnato un avviso di accertamento per costi ritenuti non deducibili. Durante il giudizio in Cassazione, ha aderito alla definizione agevolata prevista dalla legge. La Corte Suprema, verificata la regolarità della procedura e dei pagamenti, ha dichiarato l'estinzione del processo per cessazione della materia del contendere.
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Garanzie soci cooperative: il regresso dello Stato
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 25344/2024, ha chiarito che lo Stato può esercitare il diritto di regresso nei confronti dei soci garanti di una cooperativa agricola insolvente, qualora questi abbiano contribuito al dissesto. La richiesta di accollo delle garanzie soci cooperative da parte dello Stato non preclude a quest'ultimo di agire per la ripetizione delle somme versate nei confronti dei soci ritenuti responsabili dell'insolvenza.
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Estinzione del giudizio: la rinuncia al ricorso
La Corte di Cassazione ha dichiarato l'estinzione del giudizio a seguito della rinuncia al ricorso da parte della società appellante, accettata dalla controparte. La decisione si fonda sull'accordo tra le parti, che preclude una condanna alle spese legali, come previsto dal codice di procedura civile.
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Factoring e concordato: a chi spetta il credito?
Una società di factoring agisce per il pagamento di crediti ceduti da un'azienda poi ammessa a concordato preventivo. Le corti di merito ritengono la domanda inammissibile, in quanto doveva essere proposta nelle forme del procedimento concorsuale. La Cassazione, con un'ordinanza interlocutoria sul tema del factoring e concordato, rinvia la decisione alla Prima Sezione Civile, competente per materia, per risolvere la complessa questione sulla tutela dei diritti del terzo cessionario.
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Plusvalenza cessione fabbricato: no tasse se da demolire
L'Agenzia delle Entrate aveva tassato la plusvalenza derivante dalla vendita di un fabbricato destinato alla demolizione, considerandola come cessione di area edificabile. La Corte di Cassazione ha annullato la pretesa fiscale, stabilendo che la vendita di un immobile, anche se destinato alla demolizione, resta una cessione di un fabbricato e non di un terreno. Pertanto, la plusvalenza cessione fabbricato non rientra nell'ipotesi tassabile prevista dall'art. 67 del TUIR per i terreni.
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Garanzia fideiussoria: cosa succede se rinunci al bando
Una società energetica, dopo aver ottenuto un contributo pubblico e prestato una garanzia fideiussoria, rinunciava al finanziamento. L'ente pubblico pretendeva di mantenere attiva la garanzia, ma la Corte d'Appello, riformando la decisione di primo grado, ha stabilito l'estinzione della garanzia stessa in virtù del principio di accessorietà, ritenendo che la garanzia non possa sopravvivere all'obbligazione principale (l'erogazione del contributo) che era venuta meno con la rinuncia. La Corte di Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi sulla questione, ma ha rinviato la causa a nuovo ruolo per un vizio di notifica.
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Noleggio a non domino: contratto valido anche se scade?
La Corte di Cassazione chiarisce che un contratto di noleggio stipulato da chi non è proprietario del bene (noleggio a non domino) non si estingue automaticamente se il diritto del noleggiante viene meno, ad esempio per la scadenza del contratto di leasing originario. Il contratto rimane valido tra le parti e l'utilizzatore finale è tenuto a pagare i canoni, a meno che non subisca un'effettiva turbativa da parte del proprietario.
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Imposta sostitutiva fideiussioni: no al registro
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 25338/2024, ha stabilito che le garanzie fideiussorie collegate a finanziamenti a medio-lungo termine, già assoggettate a imposta sostitutiva, non devono pagare nuovamente l'imposta di registro qualora vengano menzionate (enunciate) in un successivo atto giudiziario. La Corte ha rigettato il ricorso dell'Amministrazione Finanziaria, affermando il principio secondo cui un atto che ha già scontato un'imposizione fiscale completa, come quella prevista per l'imposta sostitutiva fideiussioni, non può essere tassato una seconda volta per il solo fatto della sua menzione in un altro documento.
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Notifica avviso di udienza: rinvio per vizio
La Corte di Cassazione ha rinviato una causa a nuovo ruolo a causa di un vizio nella notifica dell'avviso di udienza al legale della parte controricorrente. La decisione, presa con ordinanza interlocutoria, sottolinea l'importanza di garantire il contraddittorio. Il caso di specie nasce da un'opposizione a un decreto ingiuntivo per il pagamento di una fideiussione, ma la Corte non è entrata nel merito, fermandosi all'aspetto procedurale.
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Successione alloggio popolare: la decisione della Cassazione
La nipote di un'assegnataria di alloggio pubblico ha richiesto il diritto di successione nel contratto di locazione dopo la morte della zia. Sia il Tribunale che la Corte d'Appello hanno respinto la sua domanda, non ritenendo provata la stabile convivenza né la comunicazione formale all'ente gestore. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, ribadendo che la valutazione della convivenza è una questione di fatto riservata ai giudici di merito e non può essere riesaminata in sede di legittimità. Il ricorso è stato respinto perché chiedeva una nuova valutazione delle prove anziché contestare un errore di diritto, elemento fondamentale per la successione alloggio popolare.
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Deducibilità costi contanti: no alla prova contabile
In un caso riguardante la deducibilità di costi per pubblicità pagati in contanti da un rivenditore di pneumatici, la Corte di Cassazione ha stabilito che le sole registrazioni contabili interne, come i mastrini di cassa, non sono sufficienti a dimostrare l'effettivo sostenimento della spesa. L'ordinanza sottolinea che la prova della deducibilità dei costi contanti spetta al contribuente, che deve fornire documentazione più solida per comprovare l'uscita finanziaria. La decisione dei giudici di merito, che avevano ritenuto sufficienti le annotazioni contabili, è stata cassata con rinvio.
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Definizione agevolata: estinzione del processo
Una società contesta un avviso di accertamento fiscale. Durante il giudizio di Cassazione, aderisce alla definizione agevolata prevista dalla legge, pagando l'importo dovuto. La Suprema Corte, verificata l'adesione e la mancata istanza di prosecuzione, dichiara l'estinzione del processo per cessazione della materia del contendere.
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Reddito immobile pignorato: si paga l’IRPEF?
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione chiarisce che il reddito da immobile pignorato, derivante dai canoni di locazione, concorre alla formazione del reddito imponibile del proprietario-debitore, anche se questi non ne ha la materiale disponibilità. La Corte ha rigettato il ricorso di una contribuente, affermando che la titolarità del bene, fino alla vendita forzata, implica la titolarità del reddito fondiario ai fini fiscali.
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Spese accertamento tecnico preventivo: quando si ha diritto
Un proprietario, coinvolto in un accertamento tecnico preventivo (ATP) per infiltrazioni e risultato estraneo ai fatti, ha citato in giudizio la controparte per ottenere il rimborso delle spese legali e tecniche sostenute. La Corte di Cassazione ha rigettato la richiesta, specificando che le spese dell'accertamento tecnico preventivo non possono essere recuperate con un'azione autonoma per danni. Esse possono essere liquidate solo nel successivo giudizio di merito, a condizione che vi sia un nesso di strumentalità, ovvero che l'ATP sia stato propedeutico a quella specifica causa.
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Subentro alloggio popolare: la legge applicabile
La Corte di Cassazione ha stabilito che per il subentro in un alloggio popolare, la normativa applicabile è quella in vigore al momento del decesso dell'assegnatario, non quella vigente all'inizio della convivenza. Nel caso esaminato, un nipote si è visto negare il subentro perché, al momento della morte della nonna, non aveva maturato i cinque anni di convivenza richiesti da una nuova legge, sebbene avesse quasi completato i due anni previsti dalla legge precedente. La Corte ha chiarito che non si tratta di applicazione retroattiva, poiché il diritto al subentro sorge solo con il decesso, e a quella data la nuova legge era già in vigore.
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Definizione agevolata: estinzione del processo
Una società, dopo aver vinto nei primi due gradi di giudizio contro l'Amministrazione Finanziaria, ha visto il suo contenzioso estinguersi in Cassazione. La risoluzione è avvenuta grazie all'adesione alla definizione agevolata, che ha eliminato l'oggetto della disputa, portando la Corte a dichiarare la cessazione della materia del contendere.
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Deducibilità costi: la prova spetta all’impresa
L'Agenzia delle Entrate ha contestato a un'impresa la deducibilità dei costi per sponsorizzazioni, sostenendo la mancanza di prove adeguate sull'effettivo sostenimento delle spese, pagate in gran parte in contanti. Dopo due sentenze favorevoli al contribuente, la Corte di Cassazione ha ribaltato la decisione. Con l'ordinanza in esame, ha stabilito che la semplice registrazione dei costi nelle scritture contabili non è sufficiente a provarne la deducibilità. Spetta all'imprenditore dimostrare, con documentazione idonea, l'effettivo pagamento e l'inerenza della spesa. Il caso è stato rinviato alla commissione tributaria regionale per un nuovo esame basato su questo principio.
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Risarcimento danni: prova essenziale, no liquidazione
Una società edile ha citato in giudizio i proprietari di immobili confinanti, chiedendo il risarcimento danni per un ritardo nei lavori causato dalla condizione pericolante delle loro proprietà. La Corte di Cassazione ha rigettato definitivamente la richiesta, stabilendo che la liquidazione equitativa del danno non può essere concessa in assenza di prove concrete fornite dalla parte che richiede il risarcimento. La sentenza sottolinea che l'onere della prova rimane un principio fondamentale del processo civile.
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Definizione agevolata: estinzione del processo
Una società, dopo aver vinto nei primi due gradi di giudizio contro l'Agenzia delle Entrate per la deducibilità di alcuni costi, ha aderito alla definizione agevolata durante il ricorso in Cassazione. La Suprema Corte, preso atto del perfezionamento della procedura di condono e del mancato impulso processuale delle parti, ha dichiarato l'estinzione del giudizio per cessazione della materia del contendere, ponendo fine alla controversia.
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Omessa pronuncia e ius superveniens: la Cassazione
La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza della commissione tributaria regionale per omessa pronuncia. Il giudice di secondo grado, infatti, non aveva esaminato la questione, sollevata dal contribuente, relativa alla deducibilità dei costi in base a una nuova legge più favorevole (ius superveniens), nonostante la contestazione di fatture per operazioni inesistenti. La Corte ha rinviato il caso per una nuova valutazione che tenga conto della normativa sopravvenuta.
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