La Corte di Cassazione, con l'ordinanza del 13/06/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un'imputata condannata per furto. La ricorrente contestava il bilanciamento delle circostanze, chiedendo che le attenuanti generiche prevalessero sull'aggravante. La Suprema Corte ha ribadito che la valutazione del bilanciamento circostanze rientra nel potere discrezionale del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, a meno che la motivazione non sia palesemente illogica o arbitraria, cosa non riscontrata nel caso di specie.
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