La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per spaccio di sostanze stupefacenti, il quale richiedeva l’applicazione dell’ipotesi di lieve entità. La Corte ha confermato la decisione dei giudici di merito, escludendo la lieve entità sulla base di plurimi elementi: l’ingente quantitativo di cocaina (200 grammi), l’elevato principio attivo (86,7%), il notevole valore economico (circa 16.000 euro) e le modalità organizzate dell’azione, che suggerivano un inserimento in contesti criminali più ampi.
Continua »