La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza di custodia cautelare per reati associativi legati al narcotraffico. La decisione si fonda sulla mancata valutazione, da parte del Tribunale del Riesame, dell’attualità del pericolo di reiterazione del reato. Nonostante la gravità dei fatti, risalenti a diversi anni prima, il giudice non aveva adeguatamente motivato perché le esigenze cautelari fossero ancora presenti, limitandosi a constatare la generica inclinazione a delinquere dell’indagato. La Suprema Corte ha ribadito che il tempo trascorso è un fattore cruciale che deve essere specificamente considerato per giustificare una misura restrittiva della libertà personale.
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