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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Nullità parziale del precetto per compenso professionale abnorme

La pretesa creditoria azionata con il precetto risulta fondata. Tuttavia, il compenso professionale per la redazione dell’atto, richiesto in misura abnorme rispetto ai parametri ministeriali, determina la nullità parziale dell’atto per la somma eccedente.

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Usucapione di terreno

La sentenza conferma il principio giuridico dell’usucapione, secondo cui il possesso continuato e pacifico di un bene immobile per un determinato periodo di tempo ne determina l’acquisizione della proprietà a titolo originario.

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Appalto ristrutturazione e vizi del massetto

In tema di appalto, il committente può chiedere la riduzione del corrispettivo e il risarcimento dei danni se l’opera presenta vizi o difformità. L’appaltatore è inoltre responsabile dei ritardi nella consegna, salvo che non dipendano da causa a lui non imputabile.

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Rifiuto di differenze retributive per mansioni superiori

Nel lavoro pubblico, la disciplina delle mansioni superiori è regolata dall’art. 52 D.Lgs. 165/2001. Per il riconoscimento economico è necessario che le mansioni superiori siano state effettivamente svolte in modo prevalente e con pienezza di poteri e responsabilità, non essendo sufficiente lo svolgimento occasionale di alcune mansioni.

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Reintegrazione del possesso e risarcimento danni

Il Giudice accoglie il ricorso per reintegrazione del possesso condannando il resistente, che aveva arbitrariamente modificato un impianto idraulico, a ripristinare lo stato dei luoghi a proprie spese. Viene inoltre riconosciuto il diritto al risarcimento danni per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione della sentenza.

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IVA su compravendita immobile commerciale

La sentenza chiarisce le regole sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) nelle compravendite immobiliari, distinguendo tra fabbricati strumentali e non strumentali. Il giudice, analizzando le clausole contrattuali e la normativa applicabile, stabilisce l’aliquota IVA corretta e chi ne sopporta il carico.

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Responsabilità amministratore, vendita immobile sottoprezzo

Il Tribunale accoglie la domanda di un socio che impugnava una delibera assembleare per nullità, essendo stato escluso dalla partecipazione all’assemblea stessa, e condanna l’amministratore al risarcimento dei danni per aver venduto un immobile sociale ad un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato.

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Nullità fideiussione e giudicato

Il Tribunale, richiamando il principio del giudicato implicito, ha stabilito che la sentenza passata in giudicato, che aveva rigettato l’opposizione a decreto ingiuntivo fondato su una fideiussione, preclude ogni successiva valutazione sulla validità di tale fideiussione. L’efficacia del giudicato si estende, infatti, non solo alle ragioni giuridiche espressamente dedotte, ma anche a quelle che costituiscono un precedente logico essenziale della decisione.

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Revoca decreto ingiuntivo e abuso strumento monitorio

Il giudice accoglie l’opposizione a decreto ingiuntivo rilevando l’abuso dello strumento monitorio da parte del creditore, in possesso di un titolo esecutivo, che agisce per un credito già definito con sentenza passata in giudicato. Condanna ex art. 96 c.p.c. per lite temeraria.

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Inefficacia pagamenti in concordato preventivo

La sentenza affronta la tematica dell’inefficacia dei pagamenti in ambito di concordato preventivo. Viene affermato il principio per cui i pagamenti effettuati prima della dichiarazione di fallimento, sebbene in costanza di concordato preventivo, non siano soggetti a revocatoria fallimentare ex art. 44 L.F. ma possono essere dichiarati inefficaci ex art 161 comma 7 L.F. se costituiscono atti di straordinaria amministrazione non autorizzati. Diversamente, i pagamenti eseguiti dopo la dichiarazione di fallimento sono soggetti a revocatoria fallimentare.

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Condominio, nullità delibere assembleari condominiali

La sentenza ribadisce i principi di trasparenza e correttezza nella redazione del rendiconto condominiale, la necessità del rispetto dei quorum costitutivi e deliberativi, e l’obbligo di rispettare le norme del codice civile in materia di condominio.

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Manufatti preesistenti e responsabilità contrattuale, vizi occulti

La presenza di manufatti che limitano l’uso di un bene immobile, se preesistente all’acquisto, non comporta responsabilità del condominio ma deve essere imputata al venditore. L’acquirente può agire in via contrattuale per vizi occulti.

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Appalto, risarcimento per mancata contabilizzazione opere

La sentenza sancisce il diritto di un’impresa al risarcimento per la mancata contabilizzazione di opere provvisionali e materiali da parte della committente, a seguito di risoluzione del contratto di appalto. Viene ribadita l’importanza della tempestiva iscrizione delle riserve e della loro corretta documentazione.

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Revoca decreto ingiuntivo per inadempimento manutentore

La sentenza conferma che la responsabilità per la manutenzione di un bene grava sul manutentore, anche in presenza di vetustà, e l’omessa segnalazione di gravi difetti all’amministratore configura inadempimento.

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Revoca atto di disposizione patrimoniale

La sentenza conferma i principi giuridici dell’azione revocatoria ex art. 2901 c.c. in presenza di un atto di disposizione patrimoniale che pregiudica le ragioni del creditore.

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Eredità devoluta allo Stato e usucapione di beni immobili

Il Tribunale ha accolto la domanda di usucapione in presenza del possesso pacifico, pubblico, ininterrotto ed esclusivo protrattosi per oltre vent’anni. La successione ereditaria non completata ha fatto si che i beni fossero acquisiti dallo Stato.

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Nullità del ricorso per decesso del resistente

La sentenza si basa sul principio che l’atto introduttivo di un giudizio notificato ad un soggetto inesistente è affetto da nullità, perché totalmente inidoneo a costituire un valido rapporto processuale e ad instaurare il contraddittorio nei confronti di tale soggetto. Inoltre, si affronta il tema della cessazione della materia del contendere in seguito all’accettazione tacita dell’eredità da parte dei convenuti.

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Inammissibilità azione diretta contro assicurazione

Il giudice ha dichiarato inammissibile l’azione diretta proposta da un danneggiato nei confronti dell’assicurazione del rischio sanitario. La decisione si basa sul fatto che la norma che prevede tale azione diretta non era ancora in vigore al momento della notifica dell’atto di citazione, pur essendolo diventata nel corso del giudizio. La decorrenza della norma non ha effetto retroattivo e non può sanare un’azione inizialmente inammissibile.

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Superamento limiti immissioni acustiche

In caso di superamento dei limiti di immissioni acustiche, accertato tramite CTU, il proprietario dell’immobile è condannato ad effettuare interventi di insonorizzazione. Tuttavia, la richiesta di risarcimento danni per immissioni intollerabili deve essere puntualmente dimostrata, anche in sede di riassunzione del giudizio a seguito di incompetenza, non essendo sufficienti generiche allegazioni.

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Mancata prova dell'attività professionale

La sentenza ribadisce l’importanza dell’onere della prova nei contratti d’opera professionale. In caso di contestazione sull’adempimento, il professionista è tenuto a dimostrare l’effettivo svolgimento dell’attività oggetto del mandato. La sola comunicazione di un risultato positivo non è sufficiente a provare l’adempimento se non supportata da altri elementi probatori.

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