LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Lavoro socialmente utile: quando è subordinato

La Corte di Cassazione ha esaminato il caso di una lavoratrice impiegata per 14 anni come bibliotecaria da un Comune tramite un progetto di lavoro socialmente utile (LSU). La Corte ha confermato la decisione di secondo grado che riconosceva la natura di lavoro subordinato, data la stabilità, l’orario fisso e l’integrazione nell’organizzazione dell’ente. Il ricorso del Comune è stato dichiarato inammissibile principalmente per violazione del principio di autosufficienza, non avendo l’ente riportato correttamente gli atti processuali a sostegno delle proprie tesi.

Continua »
Cessione del credito: imposta fissa o proporzionale?

Una società aveva effettuato una cessione del credito a una banca come garanzia per una linea di credito, pagando un’imposta di registro fissa. L’Agenzia delle Entrate ha contestato, applicando un’imposta proporzionale. La Corte di Cassazione ha dato ragione all’Agenzia, stabilendo che l’apertura di credito e la successiva cessione del credito a scopo di garanzia sono due negozi giuridici distinti e autonomi. Di conseguenza, la cessione, non essendo un’operazione di finanziamento che immette nuova liquidità, deve essere tassata separatamente con l’imposta di registro proporzionale.

Continua »
Patto di non concorrenza: nullo se il compenso è esiguo

La Corte di Cassazione ha confermato la nullità di un patto di non concorrenza stipulato tra un istituto di credito e un suo ex dipendente. La decisione si fonda sulla palese sproporzione tra il compenso pattuito, ritenuto esiguo, e l’eccessiva ampiezza delle limitazioni imposte al lavoratore, sia in termini di attività precluse che di estensione territoriale. La Suprema Corte ha ribadito che un corrispettivo meramente simbolico o manifestamente iniquo rende l’intero accordo nullo, poiché comprime eccessivamente la professionalità e la capacità reddituale del lavoratore.

Continua »
Costituzione tardiva datore: conseguenze sul processo

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 11946/2025, ha stabilito che la costituzione tardiva del datore di lavoro nel giudizio di impugnazione del licenziamento comporta la sua decadenza dalla possibilità di provare i fatti posti a fondamento del recesso. Secondo la Corte, il giudice non può sopperire a tale carenza probatoria esercitando i propri poteri istruttori d’ufficio, poiché ciò violerebbe il principio dell’onere della prova che grava interamente sul datore di lavoro. La sentenza di merito, che aveva ritenuto legittimo il licenziamento basandosi su prove prodotte tardivamente, è stata quindi cassata con rinvio.

Continua »
Azione revocatoria: inammissibile ricorso non motivato

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso contro una sentenza che confermava l’azione revocatoria di una donazione immobiliare. Il motivo principale è stata la mancata specificità dei motivi di ricorso, che non hanno criticato la ratio decidendi della Corte d’Appello, ma si sono concentrati su aspetti irrilevanti. La Corte ha ribadito che, nel giudizio di revocatoria, l’accertamento del credito avviene solo in via incidentale.

Continua »
Retribuzione di risultato e principio di diritto

Una pubblica amministrazione ha impugnato una sentenza che la condannava al pagamento di differenze sulla retribuzione di risultato ai propri dirigenti. L’ente sosteneva che dovesse applicarsi un nuovo orientamento della Cassazione, ma la Corte ha respinto questa tesi, riaffermando il carattere vincolante del principio di diritto precedentemente stabilito per il caso specifico. Ha però corretto la decisione sul calcolo degli accessori, confermando il divieto di cumulo tra interessi e rivalutazione monetaria per i crediti di lavoro pubblico.

Continua »
Contratto a progetto: quando è fittizio e si converte

Una cooperativa di trasporti ha impugnato la decisione di convertire un contratto a progetto di una sua collaboratrice in un rapporto di lavoro subordinato. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando che la mancanza di un progetto specifico, definito e autonomo comporta la conversione automatica del rapporto. La Corte ha ritenuto che le mansioni della lavoratrice, analoghe a quelle di un’impiegata di agenzia viaggi, e la presenza di indici di subordinazione (retribuzione fissa, ferie, direttive) provassero la natura fittizia del contratto a progetto. È stata confermata anche la decisione sul recupero contributivo per le indennità di trasferta.

Continua »
Rottamazione quater: sospeso il giudizio tributario

Un contribuente, durante un ricorso in Cassazione contro una cartella di pagamento, ha aderito alla “Rottamazione quater”, chiedendo la cessazione del giudizio. La Corte di Cassazione, rilevando che la questione generale sugli effetti della rottamazione sui processi pendenti è già stata rimessa alle Sezioni Unite, ha deciso di sospendere il giudizio e rinviare la causa a nuovo ruolo, in attesa della pronuncia nomofilattica.

Continua »
Onere della prova estratti conto: la Cassazione decide

Un’azienda ha citato in giudizio una banca per la restituzione di somme indebitamente addebitate sul conto corrente. La Corte d’Appello ha rigettato la domanda per la mancanza di alcuni estratti conto. La Cassazione ha annullato la decisione, stabilendo che la carenza documentale non giustifica il rigetto totale. Il giudice deve valutare la domanda sulla base della documentazione prodotta, anche se incompleta, chiarendo l’onere della prova per gli estratti conto mancanti.

Continua »
Retribuzione di anzianità: negata se da legge illecita

Una dipendente regionale ha richiesto un adeguamento della propria retribuzione di anzianità basandosi su una legge regionale. Tale legge è stata in seguito dichiarata incostituzionale. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, stabilendo che non può sorgere alcun diritto da una norma illegittima. Inoltre, ha sottolineato l’esistenza di un precedente giudicato sfavorevole alla stessa dipendente, che preclude ogni ulteriore pretesa, e l’assenza di un legittimo affidamento, dato che la norma non le era mai stata applicata.

Continua »
Assunzione graduatoria pubblica: l'errore dell'ente

Una candidata, in posizione utile in una graduatoria, non veniva assunta da un’Azienda Sanitaria a causa di una convocazione inviata a un indirizzo errato. La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità dell’ente, dichiarando inammissibile il suo ricorso. Il principio chiave è che il diritto all’assunzione da graduatoria pubblica prevale sugli errori procedurali dell’amministrazione, che ha il dovere di garantire l’assunzione del candidato avente diritto.

Continua »
Compensazione spese: domanda parzialmente accolta

Una società ha citato in giudizio un istituto di credito per la restituzione di somme indebitamente percepite, quantificate in oltre 76.000 €. Il tribunale ha accolto la domanda solo per circa 43.000 €, disponendo la compensazione spese tra le parti. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione, ritenendo che l’accoglimento della domanda per un importo notevolmente inferiore a quello richiesto integri un’ipotesi di soccombenza reciproca, giustificando così la compensazione delle spese legali.

Continua »
Litisconsorzio necessario in accertamenti a società

La Corte di Cassazione ha annullato l’intero procedimento giudiziario relativo a un avviso di accertamento IRPEF notificato a una socia di una società di persone. La decisione si fonda sulla violazione del principio del litisconsorzio necessario, poiché nel giudizio non erano state coinvolte né la società né gli altri soci, parti indispensabili del processo. L’accoglimento di questo motivo procedurale ha assorbito ogni altra questione di merito, comportando il rinvio della causa al giudice di primo grado per la corretta instaurazione del contraddittorio.

Continua »
Sanzioni amministrative bancarie: no al favor rei

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12243/2025, ha respinto il ricorso di alcuni ex amministratori di una banca sanzionati dall’Autorità di Vigilanza. La Corte ha chiarito che alle sanzioni amministrative bancarie non si applica il principio del favor rei, ma quello del tempus regit actum. Ha inoltre confermato la correttezza della procedura sanzionatoria seguita e ribadito che l’onere di provare l’assenza di colpa grava sui soggetti sanzionati, in virtù della presunzione di colpa prevista dalla legge.

Continua »
Errore di fatto revocatorio: quando è ammissibile?

Un’ordinanza della Cassazione chiarisce che l’ammissibilità del rimedio della revocazione per errore di fatto revocatorio non dipende dalla sua imputabilità a una delle parti. La Corte ha cassato la decisione di merito che aveva dichiarato inammissibile il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, basandosi su un’errata interpretazione dell’art. 395 c.p.c., affermando che per la revocazione è sufficiente accertare l’esistenza dell’errore percettivo del giudice.

Continua »
Patrocinio a spese dello Stato: no al rigetto presunto

La Corte di Cassazione ha annullato un’ordinanza che negava il patrocinio a spese dello Stato a una cittadina. Il diniego era basato sulla presunzione che, essendo comproprietaria di un immobile, dovesse avere un reddito superiore a quello dichiarato. La Corte ha stabilito che la motivazione era apparente e illogica, poiché la mera proprietà di una casa di residenza non è prova sufficiente di capacità economica, soprattutto quando il processo verte proprio sul mancato pagamento delle spese condominiali di quell’immobile.

Continua »
Impugnazione delibere fondo: la Cassazione decide

Un investitore in un fondo comune immobiliare ha contestato le delibere dell’assemblea che modificavano il regolamento e sostituivano la società di gestione. Le corti di merito avevano negato la sua legittimazione ad agire. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12474/2025, ha ribaltato la decisione, stabilendo un principio fondamentale: l’investitore ha pieno diritto all’impugnazione delle delibere del fondo, assimilando la sua tutela a quella prevista per i soci di società di capitali.

Continua »
Rimborso spese legali: la Cassazione fa chiarezza

Un consorzio industriale è stato condannato in appello a pagare le spese legali sostenute dal suo ex presidente, assolto in un giudizio per responsabilità erariale. Il consorzio ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione, la quale, riconoscendo la complessità e l’importanza delle questioni legali, ha emesso un’ordinanza interlocutoria. La Corte ha sospeso la decisione per analizzare in pubblica udienza tre punti cruciali: la legge applicabile nel tempo, l’obbligatorietà del parere di congruità dell’Avvocatura dello Stato e la necessità di un’approvazione preventiva del legale scelto dall’amministratore. La futura sentenza chiarirà i presupposti per il rimborso spese legali nella pubblica amministrazione.

Continua »
Cessione del credito e ricorso inammissibile: il caso

Una banca, cessionaria di crediti vantati da una società appaltatrice verso un ente pubblico, ha agito per il pagamento di alcune fatture. L’ente ha sospeso il pagamento invocando l’art. 1676 c.c., poiché i dipendenti della società appaltatrice avevano richiesto il pagamento diretto dei loro stipendi. La banca ha sostenuto che la notifica della cessione del credito fosse anteriore alla richiesta dei dipendenti, rendendola inefficace. La Corte di Cassazione, tuttavia, non è entrata nel merito della questione, dichiarando il ricorso della banca inammissibile per un vizio formale: la mancata esposizione sommaria dei fatti di causa nell’atto di ricorso, requisito essenziale previsto dal codice di procedura civile.

Continua »
Prova presuntiva: quando il giudice può dedurre i fatti

Una società di noleggio imbarcazioni ha impugnato una sentenza che la condannava a risarcire il proprietario di uno yacht per danni e canoni non pagati. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la validità dell’uso della prova presuntiva da parte dei giudici di merito per accertare il mancato pagamento e ha chiarito i limiti del sindacato di legittimità sulla valutazione delle prove testimoniali e sull’interpretazione contrattuale.

Continua »