La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 7750/2025, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato tramite patteggiamento per detenzione di un ingente quantitativo di stupefacenti. Il ricorso si basava sulla presunta illegalità della pena detentiva applicata, a seguito del diniego del giudice di concedere una sanzione sostitutiva. La Corte ha chiarito che il concetto di pena illegale, unico motivo valido per impugnare un patteggiamento, non si estende alla mancata applicazione di pene sostitutive, se la pena principale concordata rientra nei limiti edittali previsti dalla legge.
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