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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Responsabilità del mediatore immobiliare

La sentenza chiarisce la responsabilità del mediatore immobiliare per mancata verifica della commerciabilità del bene, stabilendo che l’accoglimento dell’appello incidentale dell’assicuratore giova anche al mediatore senza necessità di impugnazione incidentale.

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Responsabilità amministratore di società

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado che rigettava le domande proposte contro l’amministratore di una società. In particolare, è stata ritenuta l’insussistenza di responsabilità in relazione ad una serie di operazioni societarie contestate, tra cui la transazione con un’appaltatrice, il recesso da un contratto di progettazione, l’affidamento di opere di urbanizzazione e il completamento del complesso immobiliare. La Corte ha inoltre ritenuto infondate le doglianze relative all’inerzia giudiziaria e alla mancata impugnazione di una sentenza.

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Determinazione del valore della causa dell'azione revocatoria

Il valore della causa in un’azione revocatoria si determina in base al credito per cui si agisce e non al valore del bene oggetto di revocazione. Le spese legali si liquidano secondo i parametri del D.M. n. 55/2014.

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Opposizione a precetto per assegno bancario

Nel caso di opposizione a precetto basato su assegno bancario, il disconoscimento dell’autenticità del titolo da parte del presunto debitore esonera il creditore dall’onere di provare il rapporto sottostante. La querela di falso è necessaria solo in caso di riempimento “absque pactis” dell’assegno.

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Scioglimento di contratto preliminare per fallimento

La sentenza ribadisce i principi giuridici in caso di scioglimento di un contratto preliminare per fallimento di una delle parti e l’inammissibilità di riproporre eccezioni già sollevate e rigettate in sede cautelare.

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Opposizione esecuzione immobiliare per mutui

La sentenza chiarisce i principi in tema di perfezionamento del contratto di mutuo, usura e collegamento tra la concessione del credito e la stipula di contratti assicurativi.

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Appalto - Opere Aggiuntive - Interessi Moratori e Spese Processuali

In caso di ritardo nei pagamenti in transazioni commerciali, si applicano gli interessi di mora dalla scadenza del termine. L’accoglimento parziale della domanda non configura soccombenza reciproca, ma può giustificare la compensazione delle spese processuali.

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Revoca finanziamento e fideiussione

La sentenza chiarisce il principio secondo cui, in caso di revoca di un finanziamento per irregolarità contabili, la compagnia fideiussoria è tenuta al pagamento qualora il debitore principale non dimostri l’inesistenza delle irregolarità. La prescrizione decorre dalla verifica finale e non dalla comunicazione della stessa.

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Transazione e nullità clausole contrattuali bancarie

La sentenza conferma il principio di diritto secondo cui la transazione su un contratto, anche se relativa a un titolo nullo, è annullabile solo se la parte che la impugna non era a conoscenza della causa di nullità. L’invalidità di singole clausole non comporta automaticamente la nullità dell’intera transazione, a meno che non ne venga accertata l’essenzialità rispetto all’equilibrio negoziale.

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Appalto, varianti, riconoscimento del credito per lavori aggiuntivi

In un contratto di appalto, le variazioni non previste possono essere eseguite senza autorizzazione solo se strettamente necessarie. Le altre necessitano dell’accordo tra le parti o di una pronuncia del giudice. In assenza di accordo o di preventiva autorizzazione, il giudice determina il corrispettivo basandosi sul preventivo o sui prezzi di mercato.

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Contratto di somministrazione e consumi idrici

La sentenza ribadisce i principi in tema di onere della prova nei contratti di somministrazione, affermando che spetta all’utente dimostrare l’eccessività dei consumi e la non dipendenza dalla propria volontà, mentre il gestore deve provare il regolare funzionamento del contatore. Inoltre, la mancata contestazione formale dell’entità della pretesa creditoria e la mancata prova di una transazione escludono la restituzione di quanto pagato.

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Prestito e il valore probatorio delle dichiarazioni rese da testimoni

La sentenza chiarisce l’onere della prova in tema di prestito e il valore probatorio delle dichiarazioni rese da testimoni ‘de relato actoris’ rispetto a quelli ‘de relato’.

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Interessi moratori tra privati e pubblica amministrazione

In caso di ritardo nei pagamenti in transazioni commerciali, anche tra privati e pubblica amministrazione, si applicano gli interessi moratori previsti dal D.Lgs. 231/2002, indipendentemente dal fatto che la pubblica amministrazione abbia agito iure privatorum o iure imperii.

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Prescrizione assegno circolare e azioni del beneficiario

La Corte d’Appello, confermando la sentenza di primo grado, ha ribadito che la prescrizione triennale dell’assegno circolare preclude al beneficiario l’azione contro l’istituto emittente. Inoltre, ha evidenziato che il creditore, munito di titolo esecutivo (ordinanza di assegnazione) può agire in via esecutiva e non con un’azione di cognizione.

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Opposizione a precetto e contrasto giudicati

La sentenza affronta il tema del contrasto tra giudicati, ribadendo il principio di prevalenza del secondo giudicato sul primo, in assenza di revocazione. Viene inoltre ribadita l’autonomia delle obbligazioni in caso di pluralità di locatori, con conseguente diritto individuale ad agire per l’intero credito, in assenza di pattuizione sulla solidarietà attiva.

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Reclamo infondato contro sentenza dichiarativa di fallimento

La sentenza riguarda un reclamo avverso una dichiarazione di fallimento. Il Tribunale, nel respingere il reclamo, ha sottolineato l’importanza della presentazione di bilanci attendibili per dimostrare l’insussistenza dei requisiti dimensionali che portano al fallimento. In mancanza di prove convincenti, il giudice ha confermato lo stato di insolvenza.

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Soccombenza virtuale, revoca decreto ingiuntivo spese processuali

La sentenza conferma il principio secondo cui, in caso di pagamento del debito nel corso del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, il giudice deve revocare il decreto e può condannare l’opponente al pagamento delle spese processuali, valutando l’esito complessivo della lite e la soccombenza virtuale.

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Rigetto appello per inammissibilità

La sentenza ribadisce i principi di autonomia e astrattezza della garanzia autonoma rispetto al rapporto garantito, l’insindacabilità della valutazione del giudice sulla compatibilità della domanda col rito sommario e l’inammissibilità, in appello, di motivi generici o che non censurano la sentenza impugnata.

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Domanda di indennità di agenzia

La sentenza ribadisce l’onere dell’agente di provare i requisiti per ottenere l’indennità di cessazione del rapporto ex art. 1751 c.c., dimostrando i vantaggi forniti al preponente. L’elenco clienti e le fatture non bastano, servono prove concrete del vantaggio.

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Restituzione somma e responsabilità precontrattuale

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado, rigettando l’appello riguardante la restituzione di una somma data in prestito e la domanda riconvenzionale di responsabilità precontrattuale. È stata accertata la natura di prestito del rapporto, con conseguente obbligo di restituzione della somma, e l’infondatezza della domanda di responsabilità precontrattuale per mancanza di prove.

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