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Carmine Paul Alexander TEDESCO - Avvocato

Ricorso inammissibile: no a nuova valutazione dei fatti

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di un imputato condannato per usura. L’appello è stato respinto perché mirava a una rivalutazione delle prove già adeguatamente esaminate in appello, senza indicare specifici travisamenti. La Corte ha confermato la decisione impugnata, ribadendo i limiti del giudizio di legittimità e condannando il ricorrente al pagamento delle spese e di un’ammenda.

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Reato permanente: no a 131-bis se l'offesa dura

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di due persone condannate per l’occupazione di un immobile. L’ordinanza conferma un principio chiave: per un reato permanente, la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) non può essere applicata finché la condotta illecita perdura. La Corte ha inoltre rigettato le censure relative alla mancata concessione di un’attenuante e al diniego di rinnovare l’istruttoria in appello, ritenendo le motivazioni della Corte territoriale logiche e sufficienti.

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Circostanze attenuanti: discrezionalità del giudice

La Corte di Cassazione, con ordinanza del 19/11/2024, ha dichiarato inammissibile un ricorso contro la mancata concessione delle circostanze attenuanti generiche in misura prevalente. La Corte ha ribadito che la graduazione della pena rientra nella discrezionalità del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità se la decisione è sorretta da una motivazione sufficiente e non illogica.

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Prescrizione reato: annullamento senza rinvio

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di condanna a causa della sopravvenuta prescrizione del reato. Il ricorso dell’imputata, basato su un vizio di motivazione della Corte d’Appello riguardo la particolare tenuità del fatto, è stato ritenuto non inammissibile. Tale circostanza ha permesso alla Suprema Corte di rilevare l’estinzione del reato, maturata dopo la pronuncia d’appello, e di chiudere definitivamente il caso con un annullamento senza rinvio.

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Ricorso inammissibile: quando è troppo generico?

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile a causa della sua eccessiva genericità. L’ordinanza sottolinea che, per essere valido, un atto di impugnazione deve specificare chiaramente i punti della sentenza contestata e le ragioni della critica, in linea con l’art. 581 del codice di procedura penale. La mancata specificità ha comportato la condanna del ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Ricorso inammissibile: quando l'appello è generico

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile perché basato su un motivo palesemente infondato: la mancata concessione di attenuanti generiche che, in realtà, erano già state riconosciute in primo grado. La decisione sottolinea la necessità di specificità e pertinenza nei motivi di appello, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Inammissibilità ricorso Cassazione: quando è infondato

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità del ricorso di un imprenditore, confermando la sua responsabilità. I motivi dell’inammissibilità del ricorso in Cassazione includono la reiterazione di argomenti già respinti, censure non consentite e l’infondatezza delle eccezioni sulla querela e sulla correlazione tra accusa e sentenza. Decisiva è la sua identificazione come dominus di fatto delle attività.

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Ricorso inammissibile: attenuanti e recidiva

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile, confermando la decisione di merito sul diniego delle attenuanti generiche e sulla sussistenza della recidiva. L’ordinanza chiarisce che per negare le attenuanti è sufficiente valorizzare gli elementi negativi decisivi, come la violenza del fatto, e che la recidiva può essere confermata sulla base dei precedenti specifici e della capacità criminale dimostrata.

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Attenuanti generiche negate: Cassazione inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibili i ricorsi di due imputati condannati per ricettazione. L’ordinanza conferma la qualificazione del reato, escludendo il furto per mancanza di prove sull’origine del bene, e rigetta la richiesta di concessione delle attenuanti generiche. La decisione si basa sulla genericità dei motivi, sul valore non trascurabile della merce e sull’assenza di pentimento, sottolineando che una pena già vicina al minimo legale riduce l’onere motivazionale del giudice nel negare le attenuanti.

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Ricorso inammissibile: quando l'appello è infondato

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile per il reato di ricettazione di un’arma. La Corte ha ritenuto il ricorso manifestamente infondato e non specifico, confermando la condanna e l’obbligo di pagare le spese processuali e una sanzione pecuniaria.

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Trattamento sanzionatorio: pena congrua è sufficiente

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso sul trattamento sanzionatorio. Ha stabilito che l’uso di formule come ‘pena congrua’ è una motivazione sufficiente, rientrando nella discrezionalità del giudice, a meno che la pena non sia notevolmente superiore alla media.

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Ricorso generico: inammissibilità e condanna spese

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un appello a causa di un ricorso generico. Il ricorrente aveva contestato la sua condanna in modo vago, senza specificare gli elementi a sostegno della sua tesi contro il riconoscimento testimoniale. La Suprema Corte, riscontrando la violazione dei requisiti formali dell’atto di impugnazione, ha condannato l’imputato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, confermando la decisione della Corte d’Appello.

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Ricorso generico: inammissibilità e conseguenze

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza, ha dichiarato inammissibile un appello a causa della sua natura di ricorso generico. Gli appellanti non avevano specificato in modo adeguato i motivi della loro impugnazione contro una sentenza della Corte d’Appello. Di conseguenza, sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e a una sanzione pecuniaria.

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Nullità relativa: quando eccepire in udienza?

La Cassazione dichiara inammissibili due ricorsi per una mancata eccezione di nullità relativa. La semplice richiesta di replica, negata dal giudice e verbalizzata, non equivale a un’eccezione formale, sanando così il vizio procedurale per mancata obiezione immediata.

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Sospensione condizionale e reddito: la Cassazione

La Corte di Cassazione ha esaminato un caso in cui la sospensione condizionale della pena era stata subordinata al pagamento di una provvisionale. Pur riconoscendo l’errore del giudice di merito nel non aver valutato le condizioni economiche dell’imputato, la Corte ha annullato la sentenza senza rinvio per l’intervenuta prescrizione del reato. Tuttavia, ha confermato le statuizioni civili, lasciando intatto l’obbligo risarcitorio verso la parte lesa.

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Ricorso inammissibile: Cassazione conferma truffa

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una condanna per truffa emessa dalla Corte d’Appello. La decisione si fonda sul principio che la Cassazione non può riesaminare nel merito le prove, ma solo verificare la correttezza giuridica e la logicità della motivazione della sentenza impugnata. L’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Ricorso inammissibile: motivi generici e la Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile a causa della manifesta genericità dei motivi proposti. I ricorrenti non hanno contestato in modo specifico le motivazioni della sentenza d’appello, limitandosi a repliche astratte sulla gravità del fatto e sulla concessione delle attenuanti. La Corte ha ribadito che non è possibile richiedere in sede di legittimità una nuova valutazione dei fatti, confermando la condanna e aggiungendo il pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Legittimo impedimento: quando il rinvio è negato

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso, chiarendo i requisiti del legittimo impedimento per ottenere un rinvio d’udienza. La richiesta, basata su un certificato medico, è stata respinta perché proveniente da un difensore senza mandato, non sottoscritta, non attestante un reale impedimento e presentata tardivamente. La Corte ha inoltre ribadito che le nullità procedurali intermedie devono essere eccepite tempestivamente per non essere sanate e che il suo giudizio non può estendersi a una nuova valutazione dei fatti.

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Circostanze attenuanti generiche: ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un’imputata avverso la sentenza di secondo grado che non aveva riconosciuto le circostanze attenuanti generiche. La Corte ha ribadito che, per negare tali circostanze, il giudice di merito non è tenuto a esaminare ogni singolo elemento, essendo sufficiente evidenziare l’assenza di aspetti positivi o la presenza di elementi negativi decisivi. Il ricorso è stato giudicato generico e manifestamente infondato, portando alla condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Motivi di Appello: l'inammissibilità in Cassazione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso poiché l’imputato aveva introdotto nuovi motivi di appello per la prima volta in sede di legittimità. La Corte ha ribadito il principio secondo cui tutte le censure devono essere sollevate nel secondo grado di giudizio per rispettare la catena devolutiva del processo, condannando il ricorrente al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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