La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 35801/2024, ha chiarito un importante principio in materia di spese parte civile. Un amministratore, condannato per reati ambientali legati alla mancata bonifica di un tetto in amianto, era stato erroneamente obbligato a pagare le spese legali della parte civile, nonostante la richiesta di risarcimento di quest'ultima fosse stata respinta. La Suprema Corte ha annullato questa parte della sentenza, stabilendo che se la domanda di risarcimento della parte civile viene rigettata, l'imputato non è tenuto a sostenerne i costi, in applicazione del principio di soccombenza.
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