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Respingimento dello straniero con accompagnamento alla frontiera

Il respingimento dello straniero con accompagnamento alla frontiera, disposto dal questore nei casi indicati dall’art.

Pubblicato il 15 April 2007 in Diritto Penale, Giurisprudenza Penale

Il respingimento dello straniero con accompagnamento alla frontiera, disposto dal questore nei casi indicati dall’art. 10, comma 2 d.lgs. n. 286/98, pur configurandosi come misura logicamente pregiudiziale ed alternativa alla espulsione, che è disposta dal prefetto ai sensi dell’art. 13, comma 2 lett. a, quando lo straniero non è stato respinto ai sensi dell’art. 10, risulta infatti pienamente equiparato alla seconda laddove, a norma dell’art. 14 comma 5-bis, il questore ordina allo straniero di lasciare il territorio dello Stato entro il termine di cinque giorni nel caso in cui non sia stato possibile trattenerlo presso un centro di permanenza temporanea, ovvero siano trascorsi i termini di permanenza senza aver eseguito l’espulsione o il respingimento.

D’altra parte, il comma 5-ter del medesimo art. 14 identifica la fattispecie criminosa nella condotta dello straniero che, entrato illegalmente in Italia, senza giustificato motivo si trattiene nel territorio dello Stato in violazione dell’ordine impartito dal questore ai sensi del comma 5-bis, richiamando quindi, insieme, tanto l’antecedente logico-giuridico dell’espulsione quanto quello del respingimento, sì che l’omessa, specifica, menzione del respingimento nelle previsioni successive della medesima disposizione normativa, attinente al trattamento sanzionatorio, diversificato a seconda delle più o meni gravi condotte giustificatrici dell’espulsione, non sembra affatto assumere decisivo rilievo ai fini della interpretazione logico-sistematica del fenomeno.

Cassazione Penale, Sezione Prima, Sentenza n. 9826 del 19 gennaio 2007 – depositata l’8 marzo 2007

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

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