fbpx
Generic filters
Parola esatta ...
Cerca nei titolo
Search in excerpt
Filtra per categoria
Codice Civile
Codice Penale

Sinistro stradale, attività stragiudiziale

Sinistro stradale, incarico ad un legale di svolgere attività stragiudiziale, la spesa sostenuta non è danno emergente

Pubblicato il 18 November 2022 in Diritto Civile, Giurisprudenza Civile

REPUBBLICA ITALIANA
In nome del Popolo italiano
TRIBUNALE DI CIVITAVECCHIA
SEZ. CIVILE

Il Giudice, dott.ssa, ha emesso la seguente

SENTENZA n. 1188/2022 pubblicata il 11/11/2022

Nella causa civile iscritta al n. 790 del ruolo generale affari contenziosi dell’anno 2019, vertente

TRA

XXXS.R.L. (C.F.:)

APPELLANTE CONTRO

YYY ASSICURAZIONI S.P.A. (C.F.:)

APPELLATA

E

ZZZ
APPELLATA-CONTUMACE

CONCLUSIONI DELLE PARTI

per l’appellante: “Voglia l’Ecc.mo Tribunale, previa ammissione, là dove ritenuto necessario, dei mezzi istruttori non ammessi nel primo grado del giudizio e in riforma della sentenza appellata, accertare e dichiarare provato il danno patrimoniale subito in conseguenza dell’inadempimento da cui trae origine la causa, con condanna della YYY Assicurazioni, in persona del l.r.p.t., a risarcire il danno derivato dal costo del professionista incaricato della definizione bonaria della vertenza, nella misura di € 150,00, e quello derivato dal costo dell’agenzia incaricata delle visure necessarie alla corretta introduzione del processo, nella misura di € 27,04, con il favore, trattandosi di credito risarcitorio, degli interessi sui predetti importi rivalutati anno per anno dall’assunzione delle obbligazioni di pagamento al soddisfo; con vittoria di spese da distrarsi.”

per l’appellato: “In via preliminare accertare e dichiarare l’inammissibilità dell’appello proposto avverso la sentenza pronunciata dal giudice di pace secondo equità ex art. 113 comma 2 c.p.c.; in via principale, rigettare l’appello proposto da XXXe per l’effetto confermare la sentenza n. 1211/2018 emessa dal Giudice di Pace di Civitavecchia; con vittoria di spese, competenze ed onorari del presente grado di giudizio”

FATTO E DIRITTO

XXXs.r.l. ha convenuto in giudizio davanti al Giudice di Pace di Civitavecchia YYY Assicurazioni s.p.a., nonché ZZZ, al fine di ottenere la condanna al pagamento del credito relativo al risarcimento danni derivanti da sinistro stradale e oggetto di cessione parziale in favore della XXXs.r.l. per la somma di € 655,50, delle spese per la risoluzione bonaria della controversia pari a € 150,00 e delle spese per l’ottenimento delle visure pari a € 27,40, oltre rivalutazione monetaria ed interessi.

A sostegno della domanda l’attrice ha dedotto che il 13.12.2012, nell’aerea di servizio Settebagni interna al G.R.A. di Roma, l’autovettura di ZZZ assicurata con la compagnia convenuta, veniva urtata da un’altra autovettura nell’esecuzione di una manovra di retromarcia; che, a causa dei danni subiti dalla propria autovettura, ZZZ ha noleggiato altra autovettura sopportando una spesa di Euro 665,40 e che in data 6.02.2013 tale credito è stato oggetto di cessione pro solvendo tra ZZZ e A.C.

Soluzioni s.r.l.; che la cessione è stata regolarmente portata a conoscenza della compagnia assicurativa in data 13.02.2013; che, nonostante ciò, la YYY Assicurazioni s.p.a. non ha provveduto al pagamento in favore della cessionaria.

Si costituiva in giudizio la YYY Assicurazioni s.p.a. contestando integralmente le avverse pretese e chiedendo il rigetto della domanda perché infondata in fatto e in diritto.

Si costituiva in giudizio anche ZZZ, chiedendo la condanna della YYY Assicurazioni.

Con sentenza n. 1211/2018, emessa in data 31.07.2018, il Giudice di Pace, in parziale accoglimento delle domande attoree, ha condannato YYY Assicurazioni s.p.a. al pagamento di € 655,50 a favore di XXXs.r.l., oltre €350,00 per spese legali.

Con atto di appello ritualmente notificato XXXs.r.l. ha adito l’intestato Tribunale chiedendo la riforma della sentenza emessa dal Giudice di Pace nella parte in cui, dopo aver rigettato le istanze di prova avanzate, non ha liquidato in suo favore gli ulteriori danni richiesti a titolo di costo dell’attività di patrocinio legale nella fase stragiudiziale, di costo delle visure necessarie per l’introduzione del processo e di danno da ritardato pagamento pari agli interessi legali e rivalutazione monetaria.

Si è costituita YYY Assicurazioni s.p.a., chiedendo in via preliminare l’inammissibilità dell’appello ai sensi degli artt. 113 comma 2 e 339 c.p.c., attesa l’inappellabilità delle sentenze del Giudice di Pace pronunciate secondo equità e, nel merito, il rigetto dell’appello e la conferma della sentenza impugnata.

ZZZ non si è costituita in giudizio e all’udienza del 28.11.2019 è stata dichiarata contumace.

All’udienza del 3.11.2022 la causa è stata trattenuta in decisione.

In ordine all’eccezione preliminare di inammissibilità dell’appello deve osservarsi che, in tema d’impugnazione delle sentenze del Giudice di Pace, in base al combinato disposto degli artt. 339, comma terzo, e 113, secondo comma, c.p.c. sono da ritenersi inappellabili e perciò immediatamente ricorribili in Cassazione tutte le sentenze pronunciate dal giudice di pace in controversi non eccedenti il valore di 1.100,00 euro, a prescindere dal fatto che esse siano pronunciate secondo diritto o secondo equità, a tal fine dovendo considerarsi non il contenuto della decisione, ma soltanto il valore della controversia da determinarsi applicando analogicamente le norme di cui agli artt. 10 e segg. c.p.c. in tema di competenza (Cass. civ. n. 4890/2007).

L’art. 113 secondo comma c.p.c. esclude,tuttavia, dalle ipotesi in cui il Giudice di pace possa pronunciarsi secondo equità, “quelle derivanti da rapporti giuridici relativi a contratti conclusi secondo le modalità di cui all’art. 1342 c.c.”.

Nel caso di specie la causa decisa dal Giudice di Pace non eccede il valore di euro 1.100,00, atteso che l’odierno appellante ha chiesto la condanna della compagnia assicurativa e della cedente al pagamento della somma complessiva di euro 829,54 (di cui euro 150,00 per i costi del legale e di euro 24,04 per l’agenzia incaricata delle visure) oltre rivalutazione monetaria ed interessi dalla data di assunzione dell’obbligazione a quella del soddisfo. Tuttavia, la causa deriva da rapporti giuridici relativi a contratti conclusi secondo le modalità di cui all’art. 1342 c.c., atteso che il contratto di cessione del credito (v. doc. 2 allegato al fascicolo di primo grado) è stato sottoscritto attraverso la compilazione di una modulistica standardizzata e l’appellante ha agito, in via principale, per l’accertamento dell’inadempimento della compagnia assicurativa ceduta e, in subordine, per la condanna della cedente ZZZ in forza dell’obbligo di garanzia del credito ex artt. 1266 e 1267 c.c. assunto con la sottoscrizione dell’atto di cessione.

L’eccezione preliminare di parte appellata non può pertanto essere accolta.

Nel merito l’appello è infondato e non può trovare accoglimento per i motivi che seguono.

Con riferimento alle spese sostenute per l’attività difensiva svolta nella fase stragiudiziale va osservato che per costante orientamento della giurisprudenza di legittimità le spese di assistenza legale stragiudiziale, diversamente da quelle giudiziali vere e proprie, hanno natura di danno emergente e la loro liquidazione, pur dovendo avvenire nel rispetto delle tariffe forensi, è soggetta agli oneri di domanda, allegazione e prova secondo le ordinarie scansioni processuali.

Più precisamente è stato affermato che , in caso di sinistro stradale, ove il danneggiato abbia dato incarico ad uno studio legale di svolgere attività stragiudiziale volta a richiedere il risarcimento del danno asseritamente sofferto, la corrispondente spesa sostenuta non è configurabile come danno emergente e non può, pertanto, essere riversata sul danneggiante o sulla sua compagnia di assicurazione, quando sia stata superflua ai fini di una più pronta definizione del contenzioso, non avendo avuto in concreto utilità per evitare il giudizio o per assicurare una tutela più rapida risolvendo problemi tecnici di qualche complessità (cfr. Cass. civ. S.U. n. 16990/2017; Cass. civ. n. 9548/2017; Cass. Civ. ord. n. 24481/2020).

Nel caso di specie, deve rilevarsi da un lato che parte appellante non ha dimostrato di aver sostenuto la spesa di cui chiede il rimborso, non essendo a tal fine sufficiente il deposito della parcella emessa dal difensore (di cui al documento n. 12 allegato al fascicolo di primo grado) e, dall’altro, che manca l’allegazione e la prova della necessità di tale spesa rispetto alla definizione stragiudiziale della lite.

Quanto alla domanda di rimborso del costo della visura al PRA e ANIA, la documentazione versata in atti da parte attrice-appellante, costituita unicamente dalla fattura pro forma della *** s.r.l. (vedi doc. 11), non risulta idonea a fornire piena prova dell’avvenuto pagamento della somma di cui si chiede il rimborso.

Peraltro, le istanze di prova orale articolate nell’atto introduttivo del giudizio di primo grado e reiterate in appello sono inconferenti rispetto alla prova dei danni di cui si tratta, così come la richiesta di CTU tecnica sul veicolo, che non costituisce un mezzo di prova che le parti possono utilizzare per colmare le lacune probatorie, bensì uno strumento di ausilio per il giudice.

Deve pertanto ritenersi che il Giudice di Pace si sia correttamente pronunciato circa il difetto di allegazione e prova delle spese sostenute da XXX al fine di ottenere l’adempimento, in sede stragiudiziale, dell’obbligazione assunta dal debitore ceduto.

Le spese di lite seguono la soccombenza e vanno liquidate come in dispositivo in applicazione dei parametri di cui al d.m. 55/2014, tenuto conto della durata del processo e della quantità e qualità dell’attività difensiva svolta, nonché degli altri criteri stabiliti dall’art. 4, comma 1 del citato decreto, in rapporto ai parametri di liquidazione propri dello scaglione di valore proprio della controversia.

Non deve darsi luogo alla pronuncia sulle spese tra l’appellante e ZZZ, stante la mancata costituzione di quest’ultima.

P.Q.M.

Il Tribunale id Civitavecchia, in composizione monocratica, nella persona del Giudice dott.ssa Alessandra Dominici, definitivamente pronunziando, ogni altra domanda, eccezione e istanza disattesa o assorbita, così provvede:

– RIGETTA l’appello proposto da XXXs.r.l. e per l’effetto conferma integralmente la sentenza appellata;

– CONDANNA XXX s.r.l. al pagamento in favore di YYY Assicurazioni s.p.a. delle spese di lite del giudizio di appello, che liquida in complessivi € 662,00 per compensi, oltre spese generali, Iva e Cpa come per legge;

– DA’ ATTO che, per effetto della odierna decisione, sussistono i presupposti di cui all’art. 13 comma 1-quater d.P.R. 115/2002, per il versamento dell’ulteriore contributo unificato di cui all’art. 13 comma 1-bis D.P.R. 115/2002 a carico dell’appellante.

Civitavecchia, 11.11.2022

Il Giudice

La selezione delle sentenze e la raccolta delle massime di giurisprudenza è a cura di Carmine Paul Alexander TEDESCO, Avvocato a Milano, Pesaro e Benevento.

Desideri approfondire l'argomento ed avere una consulenza legale?

Prenota un appuntamento. La consultazione può avvenire in studio a Milano, Pesaro, Benevento, oppure in videoconferenza / conference call e si svolge in tre fasi.

Prima dell'appuntamento: analisi del caso prospettato. Si tratta della fase più delicata, perché dalla esatta comprensione del caso sottoposto dipendono il corretto inquadramento giuridico dello stesso, la ricerca del materiale e la soluzione finale.

Durante l’appuntamento: disponibilità all’ascolto e capacità a tenere distinti i dati essenziali del caso dalle componenti psicologiche ed emozionali.

Al termine dell’appuntamento: ti verranno forniti gli elementi di valutazione necessari e i suggerimenti opportuni al fine di porre in essere azioni consapevoli a seguito di un apprezzamento riflessivo di rischi e vantaggi. Il contenuto della prestazione di consulenza stragiudiziale comprende, difatti, il preciso dovere di informare compiutamente il cliente di ogni rischio di causa. A detto obbligo di informazione, si accompagnano specifici doveri di dissuasione e di sollecitazione.

LexCED
Desideri approfondire l’argomento ed avere una consulenza legale?

Articoli correlati